28Nov 17
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Dovrò presentarlo nascosto in un garage, uno dei miei prossimi libri. Si intitola “Fascisti! Artisti, intellettuali e poeti alla corte di Mussolini”. Mi toccherà rinchiudermi in un sottoscala, in uno sgabuzzino, tra la penombra degli scatoloni e l’umidità precoce delle pareti. In pubblico, infatti, parlare di Gabriele D’Annunzio, Luigi Pirandello, Giuseppe Ungaretti, Filippo Tommaso Marinetti, Arturo Toscanini, Giovanni Gentile, Giuseppe Bottai, Mario Sironi, Marcello Piacentini, Arturo Dazzi e tanti altri, rischia di essere apologia di fascismo. Sono tutti pensatori, scultori, pittori, poeti, architetti a vario titolo legati al fascismo; e ora la proposta del PD di far firmare un atto […]
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Il blog di Luca Nannipieri © 2024
18Ott 17
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Le scuole più belle le ha fatte il fascismo: solide, salde nei fondamenti, pulite nelle geometrie. Dal dopoguerra ad oggi le scuole architettonicamente fanno schifo. Molte sono loculi di cimitero. Corridoi anonimi, aule indifferenziate, cortili insipidi senza alberi. Mandiamo i nostri bambini in cimiteri moderni, prima ancora che diventino vecchi e tirino il calzino. Le scuole del Ventennio erano rigorose, perfettamente identificabili nel tessuto urbano. Quando vedi le scuole di oggi, o pensi ad un cimitero o ad un supermercato. Se ne costruiscono una ecosostenibile, la spacciano come fosse la cattedrale di Milano. Poi dopo l’inaugurazione, ti rendi conto che […]
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15Ott 17
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Benito Mussolini, le cui colpe sono ormai giudicate dalla Storia, è stato sicuramente il più grande mecenate d’arte del Novecento italiano. Il suo duro regime animò una trasformazione architettonica, urbanistica, pittorica, scultorea, cartellonistica, pubblicitaria di primissimo ordine. Roma senza Mussolini è come Padova senza Giotto. Guardate il Palazzo della Civiltà italiana, bello quanto il Partenone, il Foro italico, il Palazzo della Farnesina, tutto l’Eur comprese le strade, lo stupendo Ponte Flaminio con le sculture di aquile e alti lampioni, il grande fregio scultoreo di Arturo Dazzi alla Banca d’Italia, l’Università La Sapienza con quel capolavoro di Mario Sironi nell’Aula Magna. […]
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