17Dic 17
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Che cos’hanno in comune Vittorio Sgarbi, Philippe Daverio e Luca Nannipieri, oltre ad essere considerati delle teste matte e avere l’insana logorrea dei critici d’arte? Hanno in comune questo: l’arte l’hanno mischiata – sciaguratamente, spericolatamente – con la politica. Molti non ce lo perdonano. Dicono: o ti occupi d’arte o fai il politico. La storia, in realtà, dimostra che intellettuali, scrittori, filosofi, artisti, storici dell’arte hanno da sempre intrecciato il loro lavoro con l’agone politico: tra i viventi, il filosofo Massimo Cacciari è stato più volte sindaco di Venezia e l’intellettuale Claudio Magris è stato senatore; il noto e riverito […]
Il blog di Luca Nannipieri © 2024
30Set 17
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Philippe Daverio è un fumetto. Se lo guardi, se lo ascolti, ti vengono a mente Charlie Brown o i sogni sospirati di Snoopy. Per questo ha sfondato in tv. Perché ha capito che in tv, nel parlare d’arte, c’era un vuoto – un vuoto di delicatezza – e l’ha riempito. Chapeau. Sgarbi televisivamente è diversissimo: litiga, inveisce, travalica. Daverio ha capito che, se c’era spazio, era per l’opposto: la gentilezza, la narrazione di fiaba. E si è imposto. La televisione non è divulgazione, non è conoscenza. È incantamento. In tv non devi insegnare. Devi incantare. La conoscenza senza incantamento in […]
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