Le mani di un artista sono sacre

Ogni volta che passo da La Spezia, ho un posto fisso dove fermarmi. Non la cattedrale di Cristo Re, il cui costruttore, di fronte al Cristianesimo in piena crisi di vocazione e di visione, pensò bene che, per attrarre i fedeli, non bisognasse creare una grande bellezza, ma un grande supermercato, e prova certa ne è la sfilata di negozi nel porticato di accesso alla chiesa. Non il duomo, dunque, vado a vedere ogni volta tocco La Spezia, e neanche la neonata rivisitazione di Piazza Verdi firmata Daniel Buren, che mi ha fatto litigare due volte con Vittorio Sgarbi. Mi […]

  

Sgarbi ministro, sennò io

Spero che Vittorio Sgarbi diventi il prossimo Ministro dei Beni Culturali, così avrà la forza di dettare al Governo un’agenda sulla cultura. Se non ci riuscirà Sgarbi, ci riuscirò io, nei prossimi anni. Gli altri critici d’arte non sembrano interessati ad affondare le mani nella melma della politica per cercare di fare l’unica cosa utile all’Italia: mettere arte e bellezza, in maniera competente e credibile, al centro di un programma governativo. È anche vero che sono amaramente ottimista: quanto più si spegne l’Italia tanto più saranno l’arte e la bellezza ad imporsi come l’unico volano della salvezza, perché verranno meno […]

  

La mostra che cancellò il mio nome

A San Miniato (PI) dovevo curare una mostra d’arte sacra. Non me la fecero fare perché il mio nome non era gradito. Anche nell’arte sacra interviene la politica – la politica quella infima, cortigiana, che valuta le persone non per i meriti o per i riconoscimenti, ma per astratti idioti schemi. La mostra di un artista da me curato si fece ugualmente, ma senza il mio nome, perché davo fastidio, perché non ero allineato, perché scrivevo su quotidiani e settimanali imbarazzanti come Il Giornale, Libero e Panorama, perché avevo la colpa imperdonabile di essere un assessore indipendente e tecnico, che […]

  

Arte e politica sono gemelle

Che cos’hanno in comune Vittorio Sgarbi, Philippe Daverio e Luca Nannipieri, oltre ad essere considerati delle teste matte e avere l’insana logorrea dei critici d’arte? Hanno in comune questo: l’arte l’hanno mischiata – sciaguratamente, spericolatamente – con la politica. Molti non ce lo perdonano. Dicono: o ti occupi d’arte o fai il politico. La storia, in realtà, dimostra che intellettuali, scrittori, filosofi, artisti, storici dell’arte hanno da sempre intrecciato il loro lavoro con l’agone politico: tra i viventi, il filosofo Massimo Cacciari è stato più volte sindaco di Venezia e l’intellettuale Claudio Magris è stato senatore; il noto e riverito […]

  

Vittorio Sgarbi, sbagli sulla contemporaneità

Vittorio Sgarbi, qui sbagli. Continui a dire che sono mostri, obbrobri, schifezze immonde, le architetture contemporanee nelle città d’arte. Il Ponte di Calatrava a Venezia, il nuovo Palazzo di Giustizia a Firenze, la teca dell’Ara Pacis di Meier a Roma, gli archi di Buren a La Spezia, sono per te troppo ostili rispetto a ciò che hanno attorno. Guardala diversamente: la Possibilità è il grande magnete della Cittadinanza. L’esistente, il già fatto è in continua competizione con il potenzialmente fattibile. Qui sta la bellezza della contemporaneità: nel fatto che non siamo antiquari che devono lucidare il passato. Se fossimo solo […]

  

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