Goldman e le relazioni pericolose

Bisognerebbe obbligare ogni politico che si voglia affacciare alla ribalta delle nostre istituzioni a passare un mese nell’ufficio di Maria Cannata al Tesoro. E solo dopo ammetterlo nelle sacre stanze. La signora gestisce il nostro debito pubblico che, pur essendo grande, non sa badare da solo a se stesso. Insomma ogni mese cerca di piazzare al meglio i nostri titoli di Stato: un compito micidiale. Nel giro di sei anni (durata media del nostro debito) deve andare a chiedere al mercato la bellezza di 2mila miliardi di euro. Con qualsiasi tempo ci sia là fuori. Sarebbe un bel corso per […]

  

I mercati sempre pazzi

Ci risiamo. Martedì i mercati finanziari hanno dato una botta che si farà sentire anche nei pros­simi giorni. Le Borse europee so­no crollate. Quella italiana ha fat­to peggio di tutte, con un calo del 5 per cento. È fisiologico: poiché il nostro indice azionario è compo­sto per lo più da azioni bancarie. E proprio sugli istituti di credito è iniziata la bufera. I titoli di Stato dei Paesi mediterranei hanno fat­to segnare un forte rialzo dei loro tassi di interesse. Il che, come ormai sap­piamo, è un brutto se­gnale. Più rendono, più la febbre è alta. Ie­ri un titolo a […]

  

Il rallyno dei mercati

Il ministro degli Esteri Franco Frattini si lamenta del rinnovato asse tra tedeschi e francesi. Ha ovviamente tutte le ragioni diplomatiche di questo mondo. Ma ai mercati interessa poco la preoccupazione italiana. Anzi. La percezione che francesi e tedeschi si stiano impegnando per salvare le banche è uno dei motivi principali del recente rally (salita) delle Borse europee. La crisi ovviamente è tutt’altro che finita. Così come l’accordo politico tra Merkel e Sarkozy è tutto da verificare: chi mette i quattrini, quanti ne mette e con quale proporzione. Attenzione dunque a pensare che la bufera sia finita. Ci sonoperò almeno […]

  

Le banche affamate

Se avete due risparmi, cash in banca, teneteveli cari. Vi potrebbero servire per comprare pro­prio la banca dove sono custoditi. Cash is king , dico­no gli anglosassoni. Mai come ora il biglietto con­tante vale più di quanto ci sia scritto sopra. Pensate alla nostra amata Bipiemme (spero che questo sal­vi la zuppa da una nuova minaccia di querela) o alla gigantesca Unicredit. È questione di settimane, ma entrambe chiederanno quattrini al mercato. Ce ne occupiamo non per accanimento (speriamo che anche questo ci salvi da una querela), ma per sim­patia geografica. Le loro sedi, infatti, sono a due pas­si da […]

  

Un disastro Popolare

È inutile girarci intorno. Se la Banca Popola­re di Milano fosse un’azienda normale oggi avrebbe due stra­de: portare i libri in tri­bunale o vendersi al migliore offerente a prezzi di saldo. Il mantra dell’Italia senza fallimenti bancari verrebbe clamorosa­mente smentito. Eppure nella nostra strana economia a metà strada tra il libe­ris­mo anglosassone e il socialismo conti­nentale, non assisteremo a nessuna del­le due evenienze. Per la decima banca italiana ci sarà una terza via. Bipiemme come tutte le banche popo­l­ari ha una catena di comando particola­re: una testa un voto. Insomma indipen­dentemente dal numero di azioni che uno possiede, in assemblea […]

  

Insider trading e matrimoni

Ieri il pm Fusco ha aperto un’indagine su marito e moglie. L’uno di banca Intesa e l’altra di SocGen. Fabio Canè e Patrizia Micucci, per essere chiari. Il Giornale scrisse, per primo e unico, delle anomalie della scalata Parmalat. La prima era quella del ministro dell’economia, che pretendeva di mettere bocca in un’operazione di mercato: titoli quotati in Borsa da sette anni, senza che nessuno avesse mosso un euro. E la seconda era quella dei due banchieri marito e moglie che su fronti opposti (cordata italiana per Canè) e (cordata francese per Micucci) si contendevano la preda. Adesso i pm […]

  

Tassare i Cattivi

La mossa di Obama, ovviamente superapplaudita da Julius, di imporre una tassa di 90 miliardi di dollari su quei cattivoni dei banchieri, piace. Urca se piace. E un certo brividino è passato anche per la schiena del cuoco. Ma attenzione. Cari commensali alzi la mano che non ha conosciuto un banker (più chic chiamarli così; d’altronde nei favolosi anni 80 non era forse meglio dire manager che dirigente?) con un bel conto in banca e il cervello di un canarino. I banchieri non rappresentano certo un’eccezione alla prima legge di Cipolla (la percentuale di stupidi è una variabile indipendente dalla […]

  

Numeri

A futura memoria. Anzi a memoria del presente. Si dice sempre che le piccole e medie imprese sono la stragrande maggioranza in Italia. Capovolgiamo la questione. In Italia ci sono solo 3320 (avete letto bene tremilatrecentoventi) imprese con più di 250 dipendenti. Non diciamo che sia un bene o un male: è un fatto. Ma diciamo che non si possono pensare politiche economiche solo per loro. Le microimprese con meno di dieci addetti sono 4,1 milioni. Si può dire come la Signora Emma che debbono crescere dimensionalmente. E va bene. Ma come? Con la bacchetta magica. Sempre la signora Emma […]

  

Chi ci salva dai salvatori?

L’america ha adottato misure per contrastare la crisi da 850 miliardi di dollari. L’Europa si è vista a quattro e ha detto che nessuna banca europea verrà lasciata fallire. Tutti, me compreso, hanno sostenuto che in una fase eccezionale come l’attuale si possono adottare provvedimenti eccezionali, con il ritorno dell’intervento statale. Poi sulle tecnicalità si può discutere per anni, ma il principio è che lo Stato debba fare qualcosa. Ma se sbagliassimo? é questo il punto. Guardiamo alla “deficiente regola” volta ad azzerare le vendite allo scoperto, che più o meno tutte le Borse del mondo stanno adottando. Chi pensava […]

  

1929

Oggi è stato reso pubblico il dato del Pil negli Stati uniti, nel primo trimestre del 2008. La crescita della ricchezza americana è dello 0,6 per cento. Poco (anche ancora doppia rispetto a quella italiana), ma non da giustificare tecnicamente la paura di una recessione. La produzione industriale è cresciuta dello 0,7 per cento. I consumi dei cittadini dell’1 per cento. E per finire sul mercato di Borsa: all’inizio dell’anno il Dow Jones era a quota 13043 e oggi siamo ritornati più o meno là. Perdonate i numeri, ma forse a coloro che parlano di 29 converrebbe ricordarli.

  

Quella “sola” del Sole

La quotazione del Sole24 ore è una “sola”. Non tanto perchè in due giorni ha perso terreno in Borsa. Insomma il mercato è così: domani le cose potranno girare meglio. Il Sole è una “sola” per alcuni motivi di principio. Sono state collocate azioni dai diritti affievoliti, che vengono definite “speciali” . L’alternativa alla quotazione c’era: ed era quella di chiedere i soldi in prestito, come molti analisti hanno suggerito al management del gruppo. Così come è fatta la struttura del capitale non garantisce assolutamente una maggiore libertà d’azione da parte dei giornalisti: anche qui laicamente la Confindustria è la […]

  

I furbetti del contradino

[photopress:siena.jpg,thumb,pp_image]Il Monte dei paschi di Siena non è una banca normale. Essa è infatti in mano ad una Fondazione che ha quasi il 60 per cento del capitale. E la Fondazione è della Provincia e Comune di Siena: e cioè della politica. Le nomine in banca, anche quelle di medio livello fino a poco tempo fa, (oggi non ne ho prova) venivano fatte con il consenso della politica locale senese. Ieri ha annunciato a sorpresa di comprare l’Antonveneta. 20 giorni fa gli spagnoli del Santander l’avevano catturata per 6,6 miliardi. Ieri Mps se l’è pappata per 9 miliardi e per […]

  

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