Cosa lega Luigi Abete, presi­dente di Bnl ed Assonime, Giuliano Amato, il professor Pel­legrino Capaldo, il banchiere Pietro Modiano e Vito Gambera­le, il boss del fondo pubblico F2i? Essere dei ricchi signori, che rappresentano la classe diri­gente del Paese? No. Avere a che fare con la finanza che conta? No. Godere di pensioni d’oro? No, quelle valgono solo per Ama­to (31mila euro al mese) e Gam­berale (44mila al mese e non è un refuso). Quello che lega que­sti autorevoli, autorevolissimi si­gnori è pensare che per il bene di tutti (di quante buone intenzio­ni sia lastricata la porta dell’in­ferno è cosa […]