Le tasse, Bergamo e i fucili

Sequestrare 15 persone e imbracciare un fucile all’interno dell’Agenzia delle Entrate, è una mossa che non ha scusanti. In uno stato di diritto si può tollerare la violenza in nessun caso. Ciò che si può e si deve fare è però interrogarsi sui motivi di questa febbre che sta investendo l’Italia: da sud a Nord, da poveri a ricchi, da piccoli a grandi. Nessuna giustificazione, ma qualche ragionamento è necessario farlo. 1. Diciamolo con chiarezza. Fino a pochi anni fa in Italia le tasse si riuscivano a tollerare. In parte perché il mercato tirava. In parte perché erano meno asfissianti. […]

  

Le auto blu non fanno crescita

Tutti, ma proprio tutti, invocano la crescita. La cosa singolare è che a invocarla con maggiore forza sono proprio coloro che la bloccano. La crescita economica nasce dall’aumento dei consumi o da quello degli investimenti. Si consuma di più se si hanno due spiccioli in tasca (il cosiddetto reddito disponibile); e si investe con maggiore forza se si ha la consapevolezza di poter avere un buon profitto negli anni a venire. I privati sono il motore della crescita economica: mica Babbo Natale. Sono loro che spendendo creano ricchezza e investendo rendono le proprie imprese più competitive e vincenti sui mercati. […]

  

Hollande non vale una messa

Ma siamo sicuri che Hollande valga davvero una messa? Tutti pazzi del francese dall’aria pacioccona. Un fetta consistente dei liberali si è già detta entusiasta della sconfitta al primo turno di Sarkoky. E una cospicua parte dei berlusconiani, non dice, ma sotto i baffi restituisce all’attuale presidente francese quella risatina di sfottò, che Sarkozy aveva riservato all’Italia, complice la Signora Merkel e una conferenza stampa nel pieno della crisi dello spread. Ma qualcuno si è letto il programma dei socialisti? Primo aumentare l’aliquota massima sul reddito al 75 per cento. Secondo ridurre (sì avete capito bene, ridurre) l’età della pensione […]

  

I mercati sempre pazzi

Ci risiamo. Martedì i mercati finanziari hanno dato una botta che si farà sentire anche nei pros­simi giorni. Le Borse europee so­no crollate. Quella italiana ha fat­to peggio di tutte, con un calo del 5 per cento. È fisiologico: poiché il nostro indice azionario è compo­sto per lo più da azioni bancarie. E proprio sugli istituti di credito è iniziata la bufera. I titoli di Stato dei Paesi mediterranei hanno fat­to segnare un forte rialzo dei loro tassi di interesse. Il che, come ormai sap­piamo, è un brutto se­gnale. Più rendono, più la febbre è alta. Ie­ri un titolo a […]

  

Le strage degli invisibili. Le Pmi che soffocano

Circa 12mila imprese invisibili sono fallite l’anno scorso. Lo dice l’ottima Cgia di Mestre.Sempre l’anno scorso,secondo la Coldiretti, hanno chiuso i battenti 50mila imprese agricole. Mal contati sono 100mila posti di lavoro che si sono volatilizzati. Sono tutti figli di un Dio minore. Valgono due volte il numero dei dipendenti Fiat. Eppure non sono loro a riempire le piazze televisive. Non sono loro a innescare dibattiti sociologici. Non è per loro che si modifica l’articolo 18. Non sono loro che vogliono più tasse. Non sono loro che considerano i propri dipendenti dei nemici da sfruttare. Sono invisibili e soli. Chiudono […]

  

Le tasse sulla Birra e i precari della Pa

Quando una piccola impresa vede ridursi il proprio reddito si arrangia. Riduce innanzitutto le spese e poi si «sbatte» in tutti i modi per lavorare di più. La più grande impresa del Paese, cioè lo Stato, che impiega 3,6 milioni di dipendenti e ha ricavi per 771 miliardi di euro l’anno (le nostre tasse) ragiona diversamente. Fa una legge e per decreto aumenta i ricavi, cioè le nostre tasse. Se la vita economica fosse così facile avremmo risolto i problemi del mondo. Stiamo forse banalizzando? Ma va là. Sentite questa. Ieri in Parlamento hanno deciso di stabilizzare 10mila dipendenti della […]

  

Le corporazioni e Siciliotti

Siciliotti è quel signore biondo, con i capelli quasi più ridicoli di quelli del cuoco, che guida i commercialisti italiani. Perchè ci occupiamo di lui? Semplice, perchè il governo nel decreto sulle semplificazioni ha deciso una cosa molto semplice. Per le società per azioni che hanno il bilancio abbreviato non è più necessario avere un collegio sindacale, è sufficiente un solo sindaco. Uno al posto di tre. Apriti cielo. Siamo in un paese talmente legato agli inutili formalismi che nessuno denuncia la ridicola situazione italiana per la quale i controllati si nominano i controllori. Ci si lamenta percò che vengano […]

  

Le tasse in America

Molti continuano a dire che l’evasione si potrebbe agevolmente battere con il contrasto di interessi: modello 36 per cento delle ristrutturazioni edilizie. Insomma potersi scaricare le spese e dunque obbligare i terzi ad emettere fatture. Ricevo da un nostro attento commensale questa analisi: La giro senza tagli. Mi sembra molto interessante. “Essendo un discreto viaggiatore, America compresa, non ho mai sopportato il luogo comune tanto sbandierato in questi mesi, secondo il quale in America (e in altri paesi anglosassoni), si può detrarre qualsiasi spesa così che il cittadino si fa rilasciare lo scontrino fiscale o la fattura da chiunque. Non […]

  

Tasse e disuguaglianza

Il cuoco come sapete non ama demonizzare la ricchezza. Solo poche settimane fa cucinai una zuppa in cui scrissi che per l’economia faceva meglio una Porsche di una tassa. Il cuoco ritiene inoltre che non sia combattendo le disuguaglianza che si vince la povertà. Questo pistolotto iniziale ad uso di coloro che assaggiassero per la prima volta la zuppa è d’obbligo. E lo cucino per un motivo molto semplice. Stamattina, come sempre, mi sono imbattuto nell’ineffabile Repubblica. Sono da qualche giorno fissati sulla disuguaglianza in Italia. E oggi pensate un po’ chi ti sentono per il loro scenario “allarme disuguaglianza, […]

  

Imprese a picco

Ci sono piccole cose di cui nessuno, quasi nessuno, si accorge. Ma fanno male. Parliamo di quel delicato meccanismo che si chiama mercato. E dello sfregio che burocrazia e tasse possono comportare alle imprese più piccole, quelle grazie alle quali campiamo. A Milano dal primo gennaio la giunta ha deciso di aumentare la tassazione per l’occupazione del suolo pubblico. Niente titoli sui giornali, poche informazioni. Eppure il suo effetto mortificante per le imprese sarà superiore al beneficio, ridotto, delle liberalizzazioni di Monti tanto (compreso il sottoscritto) strombazzate. Ve la faccio breve. Diciamo così una gru per trasportare materiale edilizio o […]

  

Monti credibile? Dipende da chi

Mario Monti è e resta molto credibile. Nonostante una manovra fatta di solo tasse. E per di più ben poco originali. Nonostante i suoi ministri chiave si rimangino riforme annunciate nel giro di un’edicola. Nonostante i mercati, come era normale che fosse, sono lì dove li aveva lasciati il suo predecessore. Nonostante abbia dovuto fare il solito compromesso sulle liberalizzazioni. E cioè non farle. Nonostante abbia chiamato una manovra da pentapartito con l’altisonante titolo di «salva Italia» in pieno stile propagandistico pubblicitario berlusconiano. Ebbene, nonostante tutto ciò Monti resta credibile. Ed è normale e giusto che tale resti. Monti e […]

  

Le tasse spagnole abbassano i tassi

Ieri il nuovo premier spagnolo, il popolare Mariano Rajoy, si è presentato in Parlamento e ha detto due cose fondamentali: non verranno aumentate le tasse e si procederà a tagli della spesa pubblica, salvando però il potere di acquisto dei pensionati. Il tutto condito da un piano di riforme liberalizzatrici dell’economia iberica; partendo dai potenti (anche lì) enti locali e arrivando al mondo del lavoro. Una manovra fiscale comunque ci sarà: e si prevede vicina ai 20 miliardi di euro. Fatte le debite proporzioni, in termini relativi è doppia rispetto a quella pensata da Monti. Ovviamente il discorso programmatico di […]

  

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