Venerdì 12 luglio 2013 – San Fortunato martire – Taurianova

 

Requiem al buonsenso in casa tedesca: da ora in poi, per omaggiare gli attributi della signora Merkel, nella colta università di Lipsia i titoli accademici verranno espressi al femminile. E, così, docenti maschi e femmine diventano, d’un sol colpo, Signor Professoressa, Signor Rettora, Signor Ricercatrice. Ma si può? “Che mi significa?” avrebbe detto mio nonno dall’alto della sua colta ignoranza. Sarebbe un segno di emancipazione al contrario? Mi auguro sia solo la trovata di qualche professora con rivoluzione ormonale in atto, perché, altrimenti, devo pensare che in Germania il merkelismo androgino stia scompensando le menti. Cosa dovrebbe riequilibrare, questa tragicomica trovata? Di cosa dovrebbe pentirsi, la lingua germanica? E il popolo tedesco? Non mi sembra che da quelle parti il maschilismo imperi. Anzi. Devo dire che anche sui loro peggiori rappresentanti del passato il dubbio ormonale abbia veleggiato senza sosta. Non era Göring che amava vestirsi da donna? E, negli anni del pentimento postbellico, il cinema tedesco con Fassbinder ci ha presentato decine di spaccati di quotidiana mascolinità in crisi di identità, o no? Io stesso ho avuto modo di constatare personalmente quanto dolce possa essere un uomo tedesco, se si abbandona al sentimento. Del resto, non furono Goethe e Schiller i preromantici ricercatori della malinconia e della solitudine, della tenerezza e della commozione, virtù archetipicamente femminili? E, dunque, a che pro questa esagerazione da Terzo Millennio? Studenti e Professori più seri sono già in rivolta! Non ci stanno a forzare una marcia inutile. La sensibilità non sta nei termini: o lo sei, disponibile alla compassione verso l’altro da te, oppure non sarà una parola, una definizione, a farti cambiare idea e atteggiamento. Qualcuno, tempo fa, in Germania ha blaterato anche sul sesso di Dio.  Era il ministro della famiglia, Kristina Schroeder. Lo pretendeva femmina. Dio, puro spirito senza sesso, non l’ha degnata di un fulmine. In Italia pensiamo allo spread. Germania…benedetta…

… Fra me e me…

 

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