Giovedì, 16 maggio 2019 – San Simone Stock. Da Casa Spirlì, in Calabria

60076511_309852636629594_8809426030918893568_n(Sacra Effigie della Madonna di Fatima a Taurianova, Parrocchia dei SS Apostoli Pietro e Paolo)

Muoiono, i Cristiani. Martiri di oggi, più di quanti non ne siano morti in duemila anni di Cristianesimo. Muoiono, in tutto il mondo, del silenzio di uno dei due papi cattolici che si preoccupa più di leccare le scarpe ad assassini senza anima e pietà che di salvare la vita al più indifeso dei battezzati. Muoiono di Fede, pregando Gesù e Maria. Affidandosi alla Loro Misericordia. Al Loro Amore. Muoiono per colpa di chi, a suon di eresie, sta svuotando le chiese, sta annichilendo i Sacramenti, sta vanificando la morte in croce e le lacrime della Madre. Muoiono, i Cristiani.

Nel mondo intero, oggi più di sempre, Cristo fa paura e viene ammazzato in ogni Cristiano lasciato solo! Fa paura il suo unico ed eterno comandamento, Amatevi!

Fa paura, perché l’amore è il contrario della schiavitù. L’amore è il contrario della sharia. L’amore è il contrario del comunismo. L’amore è il contrario della droga e dell’alcol. L’amore è il contrario dei barconi degli scafisti. L’amore è il contrario del vomitevole politicamente corretto. L’amore è il contrario della menzogna.

Non mente, infatti, chi ama. Chi ama non finge di accogliere, facendo cassa. Non finge di affratellare, ingrassando il caporalato; obbligando alla prostituzione, alla dipendenza. Chi ama non scarica migliaia di finti profughi, abbandonandoli ad un destino di miseria, senza casa né lavoro. Senza la possibilità di vivere da umani. Senza futuro. Senza riscatto sociale. Anzi, imponendo una povertà senza alcuna pretesa di miglioramento.

E fa paura, Cristo, perché NON è semplicemente un Uomo, ma è DIO FATTO UOMO. Perché lo sanno tutti, anche i più incalliti atei, che Gesù non è quella favoletta sciocca e senza sostanza del messia socialista. Non è quel filosofo illuminato a prescindere. Non è il figlio del falegname e basta. Gesù è:

un solo Signore, [Gesù Cristo],
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
mori e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato,
secondo le Scritture, è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.

E tutto questo fa paura. Perché è tutto vero! E, dunque, una miliardata e mezza di infedeli spalmata su tutto il pianeta sogna, progetta, pianifica di ammazzarci tutti. Così che non andiamo più a dirlo in giro, che Gesù è Dio e, finalmente, il profeta sanguinario possa diventare un faro nella nebbia della confusione religiosa. NON CE LA FARÀ! No, non ce la farà! È scritto, che non ce la farà…

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Ce lo ha detto Lui, che, alla fine, tornerà e vincerà, e ce lo dice Sua Madre, ogni volta che ci viene a trovare in questa vita. Su questa Terra. Quella Madre che accoglie, conforta, perdona e intenerisce anche nei legni che La rappresentano.

Non c’è cuore di Cristiano Cattolico che non si sciolga ai piedi di una qualche Sacra Effigie di Maria, l’Eterna Giovinetta che all’annuncio dell’Arcangelo Gabriele rispose, Immacolata e Innocente,

L’anima mia magnifica il Signore

e il mio spirito esulta il Dio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva.

D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente

e Santo è il suo nome:

di generazone in generazione la sua misericordia

si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio

ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni

ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati

ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele suo servo

ricordandosi della sua misericordia

come aveva promesso ai nostri Padri

ad Abramo e alla sua discendenza per sempre.

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È di qualche giorno fa, e precisamente del 13 maggio (anniversario della prima apparizione di Fatima) l’arrivo della “Madonna pellegrina di Fatima” nella mia parrocchia, a Taurianova, intitolata ai  SS Apostoli Pietro e Paolo.

Il nostro Arciprete (so che è un titolo che non si usa più, ma, dopo cinquanta e più anni di titolarità della parrocchia, l’abitudine – nostra –  lo impone) Don Alfonso Franco, finissimo teologo e paterno pastore, accogliendo la richiesta di una mia adorabile Amica, fortemente legata agli Araldi del Vangelo, (non Ti preoccupare, MargheRita Mammone, non dirò pubblicamente che si tratta di Te, nel rispetto del Tuo nascondimento), ha organizzato la settima visita della Sacra Effigie alla parrocchia.

Ebbene, con immensa gioia posso testimoniare che si sia trattato di un trionfo di Nostra Signora. La chiesa parrocchiale è stata “invasa” dalla moltitudine di fedeli, i quali, commossi, mi hanno commosso per la silenziosa e devota compostezza. Ho respirato, assieme alla mia Gente, quarantotto ore di purissima devozione. Mi sono riempito gli occhi e il cuore di anziani, donne e uomini sia giovani che più maturi, bambini, adolescenti, che, singolarmente e in gruppo, non hanno mai lasciato da sola la Signora. Sorridenti o piegati da dolori inconfessabili, tutti, ma proprio tutti, hanno voluto salutare e ringraziare la Madre del Creatore, Che, pur rappresentata da una statua, ha voluto essere la Regina di Taurianova proprio nel giorno divino dell’apparizione ai pastorelli del Portogallo.

Sì, nel mio adorato paese, Cristo ha vinto! Nonostante le cronache romane sui languidi fruscii di sete cardinalizie nelle sale marmoree dei Palazzi, nonostante le sugherose parole di un pastore dei pastori che giudica le proprie pecore e le separa, le divide, le perde. Nonostante le polemiche di disinformati giornalisti, che tentano il golpe al soldo di tonache di fatto secolarizzate e sporcaccione, e a danno di Gesù! Nonostante le bestemmie e i dileggi di chi, pensando che faccia figo, non perde occasione per dichiararsi ateo o, ben che vada, agnostico.

Ha vinto, nel cuore della Piana di Gioia Tauro, il Dio Trino Unico, nella Venerazione alla Vergine Madre, confermando che, anche qui,  il popolo di Dio c’è. Che la sua Fede supera ogni umana miseria. Che nella trappola della paura non ci casca e che, ancora per mille e mille anni, le bombe dei terroristi islamici potranno accompagnare i Martiri Cristiani agli Altari, ma NON AMMAZZERANNO GESÙ.

Agli Araldi del Vangelo, il plauso per dare vita ad una missione incantevole, che regala a milioni di fedeli in tutto il mondo la sensazione divina di poter sfiorare il sacro manto della Vergine Maria e poterLe parlare a tu per Tu. RaccontarLe pene e ringraziarLa per i conforti che, quotidianamente regala a chi crede in Lei e nel Suo Padre, Sposo e Figlio. Un ringraziamento mio personale a Padre Pablo. A volte, il Cammino ha bisogno di più mani per essere ripulito dalle erbacce…

 

 

 

 

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