filippine

Nel silenzio generale è in corso un vero e proprio genocidio contro i cristiani. Nella cattedrale di Jolo nelle Filippine, uno dei principali paesi a maggioranza cattolica, con più del 90% della popolazione cristiana, è avvenuto un attentato che ha provocato la morte di venti fedeli e più di ottanta feriti.

È solo l’ultimo drammatico bilancio di un’escalation di violenza nei confronti dei cristiani in tutto il mondo, secondo il rapporto di Portes Ouvertes ogni anno sono oltre 215 milioni i cristiani che subiscono persecuzioni, 3060 quelli uccisi, 1922 incarcerati e 793 chiese prese di mira.

Numeri drammatici in costante aumento negli ultimi anni in particolare nelle zone di guerra e in stati a maggioranza musulmana come il Pakistan dove nelle zone rurali i cristiani – compresi i bambini – sono vittime di violenze, soprusi o esecuzioni. La storia di Asia Bibi, che è diventata un caso mondiale, è purtroppo solo uno degli episodi di persecuzione verso i cristiani.

Lo stesso avviene in Corea del Nord dove chi viene scoperto a professare la fede cristiana anche in privato è rinchiuso in campi di rieducazione, si stima siano tra i 50 e il 70mila i cristiani nordcoreani in questi campi con intere famiglie deportate. La situazione in Africa è ancor più drammatica, specie nel centro Africa ma anche nelle zone rurali dell’Alto Egitto, dove hanno storicamente vissuto comunità cristiane, gli episodi di intolleranza sono sempre più diffusi.

Ci sono poi nazioni come la Siria che per secoli è stata un crogiolo religioso con una forte comunità cristiana che dopo la guerra si è decimata tra uccisioni, persecuzioni, deportazioni forzate. Lo stesso è avvenuto in Iraq dove i cristiani sono passati da circa 1,5 milioni nel 2003 a 450.000 nel 2013 anche se i numeri dell’Iraqi Human Rights Society sono ancor più drammatici e parlano di un calo dell’81% dei cristiani in Iraq.

I cristiani nel mondo sono vittime di un lento e silenzioso genocidio, osteggiati, perseguitati, uccisi dal fondamentalismo islamico nei loro paesi, sono al tempo stesso dimenticati in Occidente dove, in parallelo agli appelli di tolleranza verso le altre credenze religiose, cresce l’intolleranza verso i cattolici.

Pochi ricordano l’attentato alla chiesa di Saint-Étienne-du-Rouvray in Francia nel 2016 quando due fondamentalisti islamici aderenti all’ISIS sgozzarono il prete Jacques Hamel mentre celebrava messa. Un martire, così come ogni persona uccisa per il solo fatto di essere cristiana.

Francesco Giubilei

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