I tombaroli hanno lavoro. Gli archeologi no

Se vendi cocaina, rischi la galera. Se vendi armi illegali, rischi una pallottola in bocca o infilata nella schiena. Se smisti rifiuti tossici, rischi metastasi e cellule tumorali su tutti i polmoni. Un solo mercato nero, in Italia, è a rischio zero: quello che saccheggia le rovine e le vestigia della nostra civiltà per immettere le antichità razziate dai tombaroli nel commercio internazionale di opere d’arte. Non rischi nulla, al massimo una multa. Per questo, anche in questi giorni, i tombaroli hanno saccheggiato indisturbati (finché non hanno commesso un’ingenuità da essere intercettati) il sito archeologico più importante e visitato al […]

  

Gli sciacalli del silenzio

Mentre il mondo dell’arte si scanna sui falsi Modigliani della mostra di Genova, nessuno si scanna per lo sfregio a Pompei dell’affresco di Bacco e Arianna (12 gennaio 2018), compiuto – secondo un’ipotesi degli investigatori – per nascondere furti ben più corposi, su commissione, dentro la vasta area archeologica vesuviana; nessuno si scanna per lo sciacallaggio e le ruberie di riggiole settecentesche dal pavimento della chiesa di Mitigliano, a Massa Lubrense (8 gennaio 2018); nessuno si scanna per i 1.772 manufatti rubati da chiese, abbazie, conventi, santuari, nell’anno appena trascorso; nessuno si scanna per i 758 antichità, reperti archeologici o […]

  

La Reggia della nostra vergogna

La Reggia di Colorno invasa dall’acqua esondata dal letto del torrente Parma è forse la fotografia più esatta dell’Italia. Perché? Perché l’Italia oramai è questo: prevedibilità. Tra una settimana piove di nuovo? Possiamo tranquillamente prevedere che, sull’altare di una mancata e programmata prevenzione, verrà immolato uno qualsiasi dei beni monumentali del paese. La cronaca è fitta di queste previsioni puntualmente avverate. Il sito archeologico di Sibari, una delle città più ricche della Magna Grecia, vicino Cosenza, alluvionato completamente più volte; le rovine del muro perimetrale della Casa del Moralista a Pompei crollate ai primi schizzi dal cielo; così come i […]

  

Il WC ci interessa più di Michelangelo

In qualunque hotel, la striscia attorno al cesso, che viene messa a garanzia della pulizia del bagno, è tradotta in almeno 7-8 lingue. Il sito degli Uffizi è solo in 2 lingue, l’italiano e l’inglese. Dunque il cesso ci interessa più di Michelangelo e Botticelli. Il rasoio elettrico da supermercato ha istruzioni tradotte in 6 lingue. Il sito archeologico di Pompei è solo in 2. Dunque spennare i nostri baffi e lisciare gli zigomi è per noi più importante che visitare e conoscere i 66 ettari della città sepolta dal Vesuvio. La scatola dei profilattici è tradotta in 4 lingue. […]

  

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