In questo articolo si andrà a prendere in considerazione una delle classiche logiche di trading system: il trend following. Si applicheranno i concetti legati alla natura di un trend e se ne valuteranno i risultati, come sempre con i numeri a supportare tutto il lavoro svolto.

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Il mercato su cui si costruirà la strategia è quello dei Futures sui metalli, un settore molto famoso, che esiste da diverso tempo e che è composto principalmente da quattro prodotti: il Gold, ovvero l’oro, che potremmo definire come il contratto più importante tra tutti i metalli, il Silver (argento), il Copper (rame) e infine il Platinum (platino).

Tuttavia esistono anche altri sottostanti offerti dal COMEX, l’exchange che offre questi prodotti e che ne regola le transazioni, ma sono più giovani e molto meno liquidi rispetto a quelli menzionati sopra: il Palladio e l’Alluminio ad esempio, che scambiano quotidianamente pochissimi contratti e di conseguenza risultano molto meno efficienti per il trading live. Su mercati come questi, dove la liquidità è molto bassa, si potrebbe incorrere in ingenti costi transazionali e soprattutto forte slippage, il che rende questi prodotti poco utilizzabili e quindi saranno scartati nelle valutazioni che seguiranno.

Regole del trading system trend following sui metalli

La strategia trend following che si andrà ad applicare in fase embrionale del backtest è molto semplice e prevede di inserire ordini a rottura sui massimi e i minimi della sessione precedente. Seguendo la logica trend following, che prevede l’identificazione di un trend e la conseguente presa di posizione, per i trade long si attenderà un movimento verso l’alto fino a toccare il massimo della sessione precedente per poter entrare long, con la speranza che il trend rialzista continui. Viceversa per i trade short si attenderà una rottura verso il basso del minimo della sessione precedente.

Figura 1. Esempio pattern di ingresso della strategia trend following

Backtest del trading system trend following sui metalli

Applicando questa semplice strategia, al momento senza l’ausilio di uno stoploss, un takeprofit, o di altre condizioni atte a limitare il numero di ingressi, si ottengono oltre 5500 trade dal 2010 ad oggi, con un profitto medio per trade di circa 83$. Certamente un buon punto di partenza, ma che nasconde qualche insidia.

Figura 2. Equity line di portafoglio

Figura 3. Overview per singolo sottostante

Figura 4. Average trade di portafoglio

Tra i prodotti inseriti nel paniere infatti spiccano per profitti il Silver e il Gold, ma anche il Platinum dimostra di essere senza dubbio un ottimo candidato per strategie di tipo trend following. Tuttavia uno degli invitati alla nostra festa, il Copper, o Rame in italiano, si comporta in maniera opposta rispetto agli altri componenti del settore analizzato. Il Rame non risponde bene a questo tipo di logica e di conseguenza anche l’equity line totale del portafoglio risulta appesantita in alcune fasi dal quarto incomodo.

Scherzi a parte, non avrebbe molto senso prendere in considerazione l’idea di operare trend following sul mercato del Rame, soprattutto quando altri componenti del settore hanno dimostrato di ottenere risultati confortanti.

Ed è proprio a questo che ci è utile uno “screener” del mercato come quello sviluppato: cercare di comprendere quali, tra tutti gli strumenti finanziari che oggi si hanno a disposizione, sia il più performante secondo un tipo di logica ben preciso.

Forti dei test condotti si andrà quindi a selezionare lo strumento principe, anche quello più liquido e che ha dimostrato più solidità nel tempo, il Gold, per provare a migliorare una strategia che al momento, come detto, è ancora scarna di filtri e condizioni.

Aggiunta di pattern e  trading system trend following sui metalli

Si aggiunge quindi uno stoploss di 2.000$ e un takeprofit di 4.000$. Oltre a questo si inserisce anche una condizione che identifica un pattern, scelto da una lista estesa che viene fornita a tutti i membri della Unger Academy®, che attende per entrare a mercato una situazione per cui il range della giornata di ieri sia in contrazione rispetto al range medio degli ultimi 3 giorni. Per range si intende la distanza che intercorre tra il massimo e il minimo di una sessione di trading.

Questa condizione sembrerebbe adatta ad una strategia trend following, perché questa logica con molta probabilità funzionerà a momenti alterni. Mi spiego meglio: il trend following per sua natura ha bisogno di una grande estensione del mercato o verso l’alto o verso il basso per poter funzionare. E se già per gli ingressi si attende di vedere un movimento verso un massimo o verso un minimo per entrare a mercato, allora una volta entrati ci sarà bisogno di un ulteriore allungo dal massimo o viceversa di un’ulteriore discesa dal minimo.

Ovviamente non è possibile vedere volatilità estrema sui mercati tutti i giorni, ma sarà comunque più probabile vederla se i giorni precedenti sono stati meno volatili, e quindi in contrazione, rispetto ai giorni precedenti.

Figura 5. Equity Line strategia trend following sul Gold

Figura 6. Average trade strategia trend following sul Gold

Figura 7. Ritorni annuali strategia trend following sul Gold

Questo pattern produce ottimi risultati se applicato al mercato del Gold. L’average trade a seguito dell’aggiunta delle condizioni si attesta addirittura oltre i 250$. E anche l’equity line assume una forma gradevole, seppur con i suoi momenti di difficoltà, come è normale che sia, per esempio tra il 2017 e il 2019.

Nonostante questo i risultati annuali sono quasi sempre positivi, fatta eccezione per il 2012 e proprio il 2019, anno particolarmente poco volatile, che ha portato molte strategie trend following a patire nello stesso periodo, salvo poi recuperare negli anni successivi tutto il terreno perso grazie a profitti degni di nota.

Conclusioni sul trading system trend following sui metalli

Il trend following rappresenta dunque ancora oggi una logica molto solida con cui affrontare il settore dei metalli e non solo. L’unico sottostante della categoria che non reagiva bene a questa logica era il Copper, più simile per movimenti ad un equity index, forse per via della sua correlazione col settore delle utilities, e quindi per lo più “mean reverting”, cioè con tendenza a tornare verso la sua media.

La restante parte del settore dei metalli, uno dei più anziani in tutto il panorama dei Future, è sicuramente più incline a seguire dei trend che a invertirli. E l’aggiunta di condizioni specifiche per limitare il numero di trade di base della logica non fa altro che avvalorare questa tesi.

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Provateci anche voi, per questo articolo è tutto, alla prossima!

Andrea Unger

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