Luigi Di Maio è ormai il candidato in pectore del Movimento 5 Stelle alla presidenza del consiglio. E da tale si muove. Tanto che il viaggio negli Stati Uniti avrebbe in oggetto addirittura un incontro con Donald Trump. Improbabile, ma staremo a vedere. Quello che è già stato deciso, invece, è l’intervento del vicepresidente della Camera ad Harvard. Una filippica, immaginiamo, sulla piattaforma Rousseau, sulla democrazia del web, sull’idea liquida e webete di partito. O su una specie di esso, per lo meno. Esportiamo, quindi, immaginifiche ed avventuristiche analisi sul miracolo liquido grillino. Giggino Di Maio vuole fa l’americano. Peccato che […]