Il vero senso dell’attacco di Trump alla base siriana

Testacoda, pentimenti, scuse; la scelta di Donald Trump di avallare il bombardamento alla base aerea siriana di Sharyat ha consegnato una intera fetta di opinione pubblica, quella pro-Trump e contemporaneamente pro-Putin, all’incomprensione e quasi al panico. In realtà sembra che poche persone abbiano provato a vederci più a fondo nella vicenda mantenendo raziocinio e buona capacità di lettura. Quel che sappiamo, e lo sappiamo da tempo, è che il Presidente americano, chiunque esso sia, non detiene poteri sconfinati. Il suo campo d’azione è continuamente mediato da vari strati di funzionari, responsabili, direttori di dipartimenti e uomini che si muovono dietro le quinte […]

  

Ora cosa aspettiamo ad aiutare Assad e la Russia?

  La rabbia e lo sgomento di queste ore, successive all’attentato islamista nel cuore di Parigi, devono lasciare spazio ad una riflessione inderogabile. Non si può continuare a inscenare tristezza e condanna verso questi atti di barbarie quando con le folli politiche estere targate Obama, Cameron, Sarkozy e anche Hollande l’occidente tutto si è cercato il devastante e prevedibilissimo attacco a casa propria visto ieri. Da quando le primavere arabe sono scoppiate, gli interessi anglofrancesi e americani hanno pompato sul fuoco della ribellione e sulle braci dell’islamismo radicale, consegnando l’intero teatro mediorientale ad una spirale di caos e fondamentalismo religioso […]

  

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