Le libertà dell’aria
Il principio di sovranità degli Stati sullo spazio aereo sovrastante il proprio territorio rappresenta uno dei punti cardine del diritto internazionale.
Questo principio stabilisce che, analogamente a quanto avviene per il suolo, ogni Stato ha il diritto di negare o limitare la possibilità per gli aeromobili stranieri di sorvolare il proprio spazio aereo e/o di atterrare nei propri aeroporti.
Tuttavia, la crescente necessità di interconnessione globale e l’interesse economico legato al traffico aereo internazionale hanno spinto gli Stati a sviluppare meccanismi di cooperazione in questo settore.
Di fronte a questi interessi, gli Stati spesso concedono agli aeromobili stranieri il diritto di sorvolo e di atterraggio nei propri aeroporti, ma non in maniera incondizionata.
Queste concessioni sono spesso subordinate al principio di reciprocità, che garantisce che i diritti concessi da uno Stato ad un altro siano ricambiati in maniera equivalente.
Per garantire una regolamentazione chiara e coordinata del traffico aereo internazionale, diversi accordi e convenzioni internazionali sono stati stipulati nel corso degli anni.
Una delle più significative è sicuramente la Convenzione di Chicago del 1944. Inoltre, molteplici sono le convenzioni bilaterali o multilaterali tra gli Stati, volte a regolamentare specifiche relazioni tra i firmatari in materia di traffico aereo.
Un altro attore fondamentale nel panorama della regolamentazione aeronautica internazionale è l’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO). Essa rappresenta l’organismo specializzato dell’ONU deputato a gestire e coordinare la regolamentazione del traffico aereo a livello mondiale, con l’obiettivo primario di promuovere la sicurezza aerea.
L’ICAO, collaborando strettamente con i suoi Stati membri, ha il compito di elaborare norme e standard universali per la navigazione aerea, promuovendo così la cooperazione internazionale nel settore dell’aviazione civile.
Un principio che governa il traffico aereo internazionale è la LIBERTÀ DELL’ARIA. Questa non è univoca, ma si manifesta attraverso diverse modalità, ciascuna con le sue peculiari caratteristiche.
La prima libertà dell’aria è la libertà di sorvolo, che consente ad un aeromobile straniero di attraversare lo spazio aereo di un altro Stato senza fare atterraggi. Questa rappresenta una delle maggiori opportunità per le compagnie aeree, che possono così ottimizzare le loro rotte, riducendo costi e tempi di viaggio.
D’altro canto, questa libertà, nonostante sia fondamentale per il settore, può essere limitata dagli Stati per ragioni di sicurezza nazionale. Come accaduto durante eventi storici come ad es. la Guerra Fredda o come il conflitto Russo-Ucraino dove le tensioni politiche possono influenzare fortemente la libertà di sorvolo.
La seconda libertà dell’aria concerne l’atterraggio tecnico. Questa libertà permette, ad esempio, il rifornimento di carburante o l’assistenza in caso di guasti tecnici. Essenziale per voli a lungo raggio, permette di garantire efficienza e sicurezza nelle operazioni.
La terza e la quarta libertà dell’aria riguardano rispettivamente la libertà di sbarco e di imbarco. Essenziali per le compagnie aeree che operano su rotte internazionali, queste libertà consentono alle compagnie di atterrare in aeroporti stranieri, sbarcare e imbarcare passeggeri, e così espandere le proprie operazioni.
La quinta libertà permette di combinare imbarco e sbarco, offrendo la possibilità di collegamenti tra destinazioni che altrimenti sarebbero irraggiungibili con un unico volo. Infine, la sesta libertà, il cabotaggio, che rimane la più limitata e regolamentata, in quanto potrebbe interferire direttamente con il mercato interno di un determinato Stato.
Le libertà dell’aria rappresentano un tassello fondamentale per l’industria dell’aviazione civile internazionale, garantendo alle compagnie aeree di poter operare su scala globale.
Tuttavia, come visto, la loro applicazione può essere influenzata da molteplici fattori, richiedendo quindi una costante attenzione e adattamento da parte degli attori coinvolti.