È l’alba, mi addentro in auto tra le piccole strade di campagna della rossa Emilia. Da Bibbiano bisogna raggiungere Bologna. I ritmi della campagna elettorale sono serratissimi. Il tempo sta per scadere e i candidati sono a caccia dell’ultimo voto. Sull’asfalto solcato dai trattori i segni del ghiaccio. L’auto avverte del pericolo. Il ripetuto tintinnio elettronico quasi mi ipnotizza. Alla radio parlano delle due piazze della città degli “orrori”. Le piazze contese di Bibbiano. Si sente la voce irritante di Mattia Santori: “Grazie Bibbiano, siamo in 5 mila. Contro odio e violenza.” Quella voce piena di “spocchia” la riconoscerei tra […]