Ormai la realtà è stata capovolta da tempo.

“Ho avuto qualche complicazione con la compilazione online dell’F24“.

A dirlo, candidamente, è stato il commissario alla Spending review, Carlo Cottarelli, sottolineando inoltre che “la digitalizzazione di per sé non vuol dire semplificazione. Non è che un modulo difficile da compilare diventa più semplice solo perché è online”.

Insomma, ormai siamo arrivati al punto che financo i vertici dello Stato, chiamati a rendere più semplice l’apparato, a chiarire e a razionalizzare, hanno difficoltà a pagare le tasse e non riescono a districarsi nel ginepraio del fisco.

Qualche tempo fa ci fu un altro outing, questa volta del neodirettore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi:

“Io, che sono una esperta di fisco, ho perso un pomeriggio per capire cosa dovevo fare per pagare l’Imu“.

Se il capo del Fisco ammette che lo stesso Fisco non è chiaro e di facile interpretazione, figuriamoci i poveri e tartassati contribuenti. E se il commissario alla Spending Review, uomo di sicuro avvezzo a dati e numeri e molto più esperto dei normali cittadini, ammette che la compilazione on line dell’F24 è complicata, io mi chiedo per i contribuenti “normali” cosa sarà. Un inferno, immagino.

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