Roma e la fattoria degli animali
Cinghiali, cammelli, pecore, maiali, gabbiani, topi, volpi. Non siamo nella Spagna del 1937, dove George Orwell iniziò a concepire La Fattoria degli animali. Siamo a Roma, oggi. E le specie citate non sono frutto della fantasia, ma cruda realtà cittadina. Nella Capitale amministrata da Virginia Raggi, le strade sono diventate proscenio di esibizioni animalesche, prive di ogni controllo e persino lontane da ogni immaginazione.
Un cinghiale che scorrazza in piena notte lungo via Baldo degli Ubaldi, non lontano dal Vaticano e dal cuore di Roma, forse neanche nella mente di Orwell avrebbe fatto capolino. Correva, dimenandosi tra marciapiede e carreggiata, sotto la telecamera di un incredulo passante che ha naturalmente immortalato tutto. Un altro cinghiale, in zona Cassia, nel marzo di quest’anno, ha finito per uccidere un uomo di 49 anni che viaggiava a bordo del suo scooter e che si è visto piombare davanti l’animale.
I residenti della zona da tempo segnalavano il pericolo, ma tutto è passato in sordina. C’è chi, come il senatore dem Stefano Esposito, ipotizzò una possibile connessione tra cinghiali e cassonetti dell’immondizia stracolmi e non puliti in tempi rapidi.
Già, la grana rifiuti. Quella che ha causato l’invasione di topi e gabbiani per le strade romane e la lotta tra roditori e volatili per la conquista delle prede. Una scena a cui hanno assistito molti turisti nel quartiere Monti. Si è arrivati al punto in cui anche il parco è diventato insicuro. È successo ad aprile: un bimbo di tre anni e mezzo morso alla gamba da un ratto al parco giochi di Villa Gordiani.
Come nel romanzo di Orwell, gli animali, stanchi dello sfruttamento dell’uomo, si ribellano. E provano a cacciare il padrone. Bisognerà sperare che i maiali diventino simili all’uomo per veder fallita la rivoluzione? Quel che è indubbio è che per il momento i suini viaggiano al guinzaglio. In metropolitana. È passata agli annali del parossismo la foto del maiale tra i passeggeri della Roma-Lido e poi della metro B tenuto al guinzaglio dal suo padrone, come un qualsiasi amico a quattro zampe. Sempre nello stesso periodo, era giugno 2015, una famiglia di cinghiali era stata avvistata mentre passeggiava per Monte Mario, ma senza catene. Come non citare poi il caprone a Borgo Pio, a due passi da piazza San Pietro, e la capra sul tetto della fermata Valle Aurelia.
Per rimanere in tema di ovini, un gruppo di pecore ha fatto il suo ingresso tra i palazzi di Ponte di Nona e un altro gregge, con tanto di pastore, ha attraversato diligentemente la Cristoforo Colombo davanti agli sguardi increduli degli automobilisti. Episodio accaduto anche nel quartiere residenziale di Marconi, precisamente tra via Cardano e via Cruto. Pochi giorni prima era stato avvistato anche un cavallo sulla via Togliatti. Nel dicembre scorso invece una volpe dalla pelliccia rossa si aggirava per le vie del centro. L’atmosfera natalizia poi ha regalato anche la visione reale di un cammello “parcheggiato” in via Aurelia, in zona Boccea. Insomma, nello zoo di Roma non manca proprio nulla.