Le favole di Conte e Di Maio
C’era una volta un viceministro che andava in giro vestendo i panni di Robin Hood e assicurando che “se prima non abbassano i costi delle commissioni delle carte di credito e dei dispositivi per il pagamento, non ci saranno le sanzioni sull’obbligo del Pos”. Con le frecce nel suo arco, il Robin Hood pentastellato scoccava i suoi dardi: “Il M5S non molla mai! Avevamo detto che sarebbe stato ingiusto colpire migliaia di commercianti prima di non aver provveduto ad abbassare i costi delle commissioni bancarie e siamo riusciti a bloccare il provvedimento. Quindi prima si lavora sulle commissioni e poi si ragiona sul resto”. Era il 22 ottobre.
C’era una volta un sottosegretario all’Interno che rilasciava interviste assicurando: “Noi vogliamo ridurre le tasse agli italiani. Per questo puntiamo a compensare le sanzioni per gli esercenti che non accettino pagamenti con i Pos con un drastico abbassamento delle commissioni bancarie”. Era il 21 ottobre.
C’era una volta un presidente del Consiglio che annunciava tronfio: “Ho avuto garanzie che arriveremo anche all’azzeramento o al contenimento delle commissioni bancarie. Voglio che le carte siano a disposizione, a zero costi, per tutti, anche per i commercianti che ora pagano commissioni che sono più elevate del dovuto”. Era il 19 ottobre.
Ecco. Forse Di Maio, Sibilia e Conte vivono ancora nel mondo delle favole. Ma la realtà è ben diversa da quella da loro raccontata. La realtà si è vista, ancora una volta, oggi in commissione Finanze della Camera dei Deputati. I “lupi cattivi”, rappresentati dai vari rappresentanti del mondo delle banche, hanno ribadito che non ci sono margini per tagliare le commissioni. I responsabili italiani dei circuiti dei pagamenti Bancomat, Visa, Mastercard e American Express hanno riportato Di Maio, Sibilia e Conte sulla terraferma.
Ma davvero si poteva pensare che i colossi degli istituti di credito potessero chinare il capo come se nulla fosse?
E ora che il taglio delle commissioni sembra fuori discussione, cosa succederà con le future sanzioni per chi non userà il Pos? Di Maio cosa racconterà ai propri elettori e ai commercianti?
E Conte, che aveva ricevuto garanzie sull’azzeramento delle commissioni, cosa avrà da dire?
Alla fine sicuramente racconteranno altre favole.