Il gioco della Lega è chiaro e limpido: niente giochini e giochetti da Prima Repubblica, niente rimpasti di Ferragosto, niente valzer delle poltrone. L’unica alternativa è il voto, al più presto possibile, ad Ottobre. Fin qui tutto chiaro, non è nello stile di Salvini perdersi in giochicchi da politicanti, lo aveva detto chiaramente anche dopo la vittoria delle Europee. Ma a quale gioco stanno giocando PD e Movimento 5 Stelle? Zingaretti dice che si deve riandare al voto, mentre Orlando traccheggia e dice che andare ad elezioni ad Ottobre vuol dire ridurre la democrazia ad una farsa. Orlando implicitamente dice che no, la crisi di governo non si deve risolvere con le elezioni come vorrebbe la Lega, ma per vie parlamentari. Cosa vuol dire “per vie parlamentari”?

Elementare Watson: si cercano convergenze tra i 5 Stelle, ormai disperatamente attaccati alla poltrona, e la sinistra PD, che romanticamente ancora sogna l’alleanza con i 5 Stelle. Ovviamente ne Salvini ne la Lega possono decidere costituzionalmente come risolvere questa crisi, certamente possono far pressione politica ma la decisione finale spetterà al Capo dello Stato Mattarella. La fase è complicata, i dossier più importanti del governo sono impantanati dalle divisioni interne, si lavora male e questo non è nell’interesse del popolo italiano, che ha il diritto di pretendere un governo funzionante e che prenda le decisioni. L’opzione 5 Stelle – PD, il sogno proibito di Orlando & company, porterebbe a conseguenze ancora più disastrose, soprattutto dopo le decisioni che il Movimento ha preso sulla questione migratoria. Non siamo qui a tirare per la giacchetta il presidente Mattarella, ma è nell’interesse del paese avere un governo chiaro, efficente e compatto. L’unica soluzione è il voto.

 

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