Sparare per (non) sparire, la ‘ndrangheta si scopre più debole
A Mileto il rampollo adolescente di un boss legato ai Mancuso di Limbadi spara al rivale in amore, un ragazzino anche lui. Eccola, la fine della ‘ndrangheta che tutti ci aspettiamo. Gomorra è arrivata anche in Calabria: è la paranza delle ultime leve dei casati ‘ndranghetistici, così desiderosi di voler gestire la movida reggina a colpi di pistola nei bar da non capire che questa violenza cieca, che spaventa anche chi finora ha sopportato a capo chino le angherie degli ‘ndranghetisti, è l’epitaffio sulla loro fine. L’invincibile ‘ndrangheta che fa affari da Sidney a Londra, che muove miliardi grazie alla cocaina, rischia di sparire per colpa di quattro ragazzini malcresciuti che non hanno capito come fare i boss. A loro, per fortuna, le guerre di ‘ndrangheta degli anni Ottanta e Novanta e le schermaglie del Duemila non hanno insegnato nulla. Sparate, così sparite. Beata l’ignoranza.