Ho appena finito di leggere I killer della ‘ndrangheta di Klaus Davi e ho avuto i brividi. Mi sono ricordato di quando, da ragazzo, seguivamo le ambulanze in motorino a cercare il prossimo morto ammazzato. Me ne ricordo una dozzina,  quattro o cinque me li ricordo in modo vivido, particolare. Quello al Bar Malavenda a Piazza de Nava, per esempio. Io me la ricordo così. È il 22 aprile del 1988. Una serata come tante. Il tempo è clemente, almeno quello, in una città senza più la grazia di dio. E come ogni sera la piazza si sta riempiendo di […]