La bellezza o la maionese?

Milioni di persone, ogni anno, vanno a vedere e fotografare Piazza dei Miracoli a Pisa. Nessuno invece va e fotografa la periferia di Pisa. Quando si dice che la bellezza è soggettiva, che dipende dai gusti, che a me piace questo mentre a te piace quest’altro, e che ognuno ha la sua idea di bellezza, spiegatemi questo: perché in Piazza dei Miracoli ci vanno milioni di persone, mentre tra i palazzacci della periferia non ci va nessuno? Perché davanti al Giudizio Universale della Cappella Sistina tutti alzano lo sguardo e ne rimangono colpiti, mentre invece nessuno penserebbe di fotografare l’entrata […]

  

In garage lo sturacessi, non le opere d’arte

In garage ci si tiene lo sturacessi o lo spazzolone, non le opere d’arte. Piuttosto che tenerle chiuse, tappate nei garage, negli scantinati dei comuni, delle istituzioni, nei depositi dei musei e delle soprintendenze, le opere d’arte diamole alle scuole, agli ospedali, agli istituti di pena, che hanno pareti bianche e vuote che sembrano loculi di cimitero. Avete visto le piazze delle nostre periferie, dei nostri casermoni, o le aiuole di certi condomini, o le stanze degli ospedali, o le aule delle scuole elementari e medie e superiori? Avete mai visto i corridoi degli uffici? Sono corridoi anonimi, stanze anonime, […]

  

Nella tomba con la chiavetta USB

Dicono che scompariranno i libri. Tutto sarà digitale, non su carta. Un mio caro amico, sopravvissuto ai campi di sterminio, si fece mettere nella bara, quando morì, il suo libro di memorie dai campi. Cosa metteremmo dunque nella bara oggi se scompare la carta? Una chiavetta usb? Un computer portatile con dentro il file delle nostre memorie? L’iPad con la versione online? Mia nonna aveva un rosario tra le dita quando è stata seppellita. Arriveremo a sopprimere anche quella minima presenza tenuta in mano dai defunti per millenni? La virtualità vincerà anche sulla realtà del corpo morto? Il corpo morto […]

  

Hai rotto, Cecchini!

Hai rotto, Cecchini! La Fontana di Trevi è stata di nuovo tinta di rosso. L’artista Graziano Cecchini ha di nuovo versato il colorante che, innocuamente verso le sculture, ha reso rosso sangue la Fontana più nota al mondo, per la gioia di migliaia di turisti, giornalisti e intellettuali che ne scrivono, compreso il sottoscritto. Diciamo la verità: è una performance d’impatto la prima volta. La seconda volta è una coglionata. Se tu metti un cesso in un museo, la prima volta ti scuote. La seconda volta ti annoia. L’arte può essere provocatoria, di denuncia, di rivolta, di contestazione, può essere […]

  

Non leggete Pasolini perché pedofilo

Non leggete Pasolini perché era pedofilo. Non leggete Heidegger perché era nazista. Non leggete Giovanni Gentile perché era fascista. Non guardate i quadri di Caravaggio perché era un assassino. Non guardate i film di Polanski perché era uno stupratore. Crea mostri il moralismo di chi vuole educare solo con il giusto. La bellezza non ha a che fare con la giustizia. Se vuoi educarti al giusto, ascolta le prediche e le omelie. Se vuoi educarti alla realtà (che è complessità, contraddizione, splendore e miseria) studia Pasolini, Heidegger, Gentile, Caravaggio, Polanski, cioè studia l’uomo nelle sue dismisure di gloria e di […]

  

Film porno al Museo Egizio

Il prossimo film porno di Rocco Siffredi sarà girato al Museo Egizio di Torino. È questa la proposta che ho fatto al direttore della Fondazione che gestisce le Antichità Egizie dopo aver letto, sul quotidiano La Stampa, che il Museo Egizio è stato trasformato in una palestra di fitness. All’inizio ho pensato ad una bufala, poi ho visto se fosse Lercio. Infine, dopo aver appurato che la notizia era fondata, c’era un video in cui si vedeva, come si legge sul quotidiano, “la prima lezione di fitness nel corridoio dei Re e nell’area all’ingresso del museo di via Accademia delle […]

  

Il neonato nel cassonetto

Le opere d’arte non sono detersivi per la lavatrice che metti dove capita, dove hai spazio. Le puoi mettere ovunque, come anche un neonato puoi mettere ovunque, ma un conto è se lo metti in un culla dondolante, un conto se lo metti su una padella anti-aderente. È sempre un problema di attenzione. L’amore è la durata dell’attenzione, scriveva Simone Weil. Tu ami una persona, un luogo o un oggetto, fintanto gli dai attenzione. Perché l’attenzione è cura, premura, cautela, perdono. Fuori da questa attenzione, si fa spazio l’esistenza, l’esistenza indifferenziata, selvaggia, il suicida buttato dalla finestra di una banca, […]

  

La donna e la violenza

Bellezza fa rima con monnezza, e fa rima con delicatezza. Ciò che distingue la bellezza dalla monnezza è spesso più sottile della punta di un capello, così come un capello separa l’eretico dal santo e l’indemoniato dal veggente. Una sottilissima, infinitesimale distanza tracima l’amore in odio, l’attenzione in viscerale ripugnanza. Basta la punta di un niente per spegnere la bellezza nella disarmonia, così come una sola goccia di acido trasforma un corpo modello in un ammasso deforme. Eppure la donna colpita rinasce dalla sua offesa, come un fiore risorge splendente dopo il lungo temporale della notte. Solo la morte è […]

  

Libertà, parola bluff

Un intellettuale dice che non ha spazio su giornali e TV perché lui è una persona libera. Uno scrittore, un artista, un politico dicono che non vengono invitati perché loro amano la libertà, non i compromessi, o gli inciuci. Avete capito: la libertà è oramai una parola bluff. Se non sei dove vorresti essere, ti convinci che è così perché tu, a differenza di altri, sei una persona libera, mentre gli altri sono in TV, sui giornali, alle fiere internazionali, presso grandi editori, perché sono servi della politica, dei compromessi, dei poteri forti, delle mode, delle tendenze, del capitalismo, e […]

  

Il viagra dell’arte è il seno

Il viagra dell’arte è la tetta, più gentilmente detta seno, più ruralmente detta mammella. Il simbolo per eccellenza della tentazione, della proibizione, della maternità, è da sempre l’attrazione massima dell’arte. Nulla erotizza o maternizza o intenerisce più di un seno esposto o velato. La prima scultura è la Venere di Willendorf (circa 25mila anni fa) che stilizza una prosperosissima donna, dai seni accoglienti. La scultura della classicità più nota è la Venere di Milo (circa 2100 anni fa), dai seni turgidi e muscolari, ma anche, nelle sculture egizie, Iside allatta Horus. La Vergine che allatta Gesù Bambino, dalle prime raffigurazioni […]

  

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