Sputeranno su nostra madre
Calpesteranno nostra madre, le sputeranno addosso, in faccia, sulla bocca. Lo faranno senza reticenze, in branco, accerchiandola come i lupi fanno con la preda. La prenderanno per le braccia, strattonandola da una parte e dall’altra, come i carnivori fanno con la carne sbranata, le strapperanno i vestiti, le tireranno i capelli, le slabbreranno il reggiseno, sputandole, sputandole dappertutto. Capiterà tutto questo, a breve, se di fronte all’ennesimo sfregio (ennesimo, ennesimo, ennesimo), se di fronte ai vandali che hanno ieri brutalizzato la tomba del Beato Angelico nella basilica di Santa Maria sopra Minerva a Roma, ne siamo indifferenti, come siamo stati indifferenti a tutti gli altri gesti di patente criminalità verso l’arte, perché tanto l’arte non importa niente a nessuno. I politici devono pensare alle alleanze, agli inciuci, alle trappole, alle spartizioni, non hanno tempo per occuparsi del Beato Angelico brutalmente vandalizzato. Oggi hanno preso a picconate un marmo importantissimo. Domani, sicuri della nostra indifferenza, oseranno sfregiare nostra madre. E noi glielo lasceremo fare.