L’arte miglior prostituta dei politici

È un meccanismo chiarissimo e collaudato: se davanti a Palazzo Vecchio a Firenze metti una Madonna del Trecento, nessuno se ne accorge. Se metti una cagata di 10 metri, tutti ne parlano. Giornali, radio, televisioni, social moltiplicano le visualizzazioni. L’arte contemporanea in luoghi pubblici fa notizia solo se è apertamente dissacrante o burlesca rispetto al contesto attorno. I politici ne vanno pazzi, perché riducono l’arte negli spazi pubblici a semplice e innocua produttrice di notizia, che è quello che un politico vuole. Jeff Koons mette una statua dorata luminosa accanto alla copia del David di Michelangelo, in Piazza della Signoria? […]

  

Ricercatori da Nobel o disoccupati?

Il Premio Nobel per la Fisica 2017 è andato agli scopritori delle onde gravitazionali, tra cui i ricercatori dell’European Gravitational Obsevatory di Virgo a Cascina (PI), che ringraziamo di cuore, a cominciare dal direttore e amico Federico Ferrini. In Italia, però, attorno alla parola “ricerca”, viviamo una polarità schizofrenica: la ricerca tecno-scientifica, quella eccellente, iper-specializzata, iper-selettiva, vive in una giusta e sacrosanta copertura economica per ricercatori e collaboratori (i migliori prevalgono e, con buon gioco di squadra e di interazione, raggiungono riconoscimenti assoluti e indiscutibili); la ricerca umanistica, invece, fatta di archeologi, storici dell’arte, archivisti, restauratori, scrittori, artisti, musicisti, vive […]

  

Pantheon a pagamento: l’eredità del ministro Franceschini

Ministro Dario Franceschini, il filosofo Giovanni Gentile verrà ricordato come ministro (1922-1924) per aver rivoluzionato la scuola in un modo che è arrivata fino a noi; Benedetto Croce verrà ricordato come ministro (1920-1921) per aver emanato la prima legge sul paesaggio; Giuseppe Bottai verrà ricordato come ministro (1936-1943) per aver scritto una legge, la legge 1089 del 1939, sui beni monumentali e sull’arte, che è rimasta impressa nella Costituzione postfascista ed è stata una bussola per 70 anni. Dario Franceschini, lei per cosa sarà ricordato? Una certezza c’era a Roma, oltre il Papa: poter entrare liberamente sotto la cupola più pagana […]

  

Gaudí e il referendum della Catalogna

Antoni Gaudí (1852-1926) era un fervente catalano: se fosse vissuto oggi, sarebbe andato a votare per separare la Catalogna dalla Spagna. Ma non ha scritto un trattato sulla secessione. Ha creato la Sagrada Familia a Barcellona, cioè la più grande e stupefacente cattedrale della modernità, visitata e amata da milioni di persone. Questo cosa vuol dire? Che ci sono valori politici per cui lottare, ma ci sono valori sovra-politici, molto più importanti, per i quali l’uomo si eterna. Diceva Gaudí: “La nostra Sagrata Familia crescerà lentamente. Ci vorranno decenni e decenni, forse secoli, io morirò e non sarà ancora finita, […]

  

La Venere di Milo è transessuale?

La Venere di Milo è donna o è uomo? I suoi seni sono seni di donna o protesi di un uomo che è diventato donna? E laggiù, sotto le vesti, poco sotto la pancia, c’è lui o c’è lei? O ci sono entrambi, un giorno l’uno e un giorno l’altro? Ora che non esistono più l’uomo e la donna, ma solo l’individuo che un giorno decide se essere uomo o donna, o bisessuale, o transessuale, o polisessuale, o pansessuale, ora che l’individuo si autodetermina da solo e chi contesta questa libertà è un troglodita medioevale, mi sorge una domanda ammirando […]

  

Philippe Daverio è un fumetto

Philippe Daverio è un fumetto. Se lo guardi, se lo ascolti, ti vengono a mente Charlie Brown o i sogni sospirati di Snoopy. Per questo ha sfondato in tv. Perché ha capito che in tv, nel parlare d’arte, c’era un vuoto – un vuoto di delicatezza – e l’ha riempito. Chapeau. Sgarbi televisivamente è diversissimo: litiga, inveisce, travalica. Daverio ha capito che, se c’era spazio, era per l’opposto: la gentilezza, la narrazione di fiaba. E si è imposto. La televisione non è divulgazione, non è conoscenza. È incantamento. In tv non devi insegnare. Devi incantare. La conoscenza senza incantamento in […]

  

Alle Fiere si va per le belle donne

Alle fiere internazionali d’arte vado per vedere le belle donne. Al mare le donne mi annoiano perché sono troppo disponibili. Una donna in costume annoia terribilmente. Il culo morbido, la depilazione non completa. Meglio non vederla e star lontano dal mare. Nelle fiere d’arte, invece, vestite, ben vestite, svestite, le ragazze incantano, al pari della camera d’albergo verso la quale alcune mi accompagnano. E così mentre vogliono farmi vedere 100, 1000, 10mila quadri, spesso inguardabili, io mi rileggo in un taccuino il canto notturno per le ragazze fiorentine che il poeta Mario Luzi dedicò a Piero Bigongiari: “Lasciate il vostro […]

  

A letto e nei musei vietato stare da soli

Far dormire un uomo da solo dovrebbe essere un reato da codice penale per la donna. Avvoltolarsi in solitudine, tra le coperte, come un malato in ospedale, è una delle pene più crudeli per l’uomo. Anche andare da soli in un museo dovrebbe essere perseguito per legge. Ti presenti in solitaria all’entrata? Il custode dovrebbe tirar giù la barra d’accesso e dirti: torna quando siete in due. L’amore con quanti lo fai? In due. Almeno in due. Quando nasci, chi siete? Tu e tua madre. Quando parli, quanti siete? Perlomeno tu e un altro. Quando baci, quanti siete? Quando stringi […]

  

Cancelleremo Sgarbi perché siamo italiani

Cancelleremo Vittorio Sgarbi. In fondo siamo stirpe italiana: la grandezza ci turba. Così come abbiamo raso al suolo l’anfiteatro romano di Luni, il castello normanno di Francavilla di Sicilia, diviso in frantumi il mirabile Polittico di Pisa di Masaccio, seppellito con i rovi per secoli i templi di Paestum, non possiamo permetterci a lungo la dismisura eccentrica, onirica, di Vittorio Sgarbi. In fondo lo applaudiamo, lo acclamiamo, perché sappiamo che di lui, presto o tardi, ci libereremo. Lo faremo diventare un’icona, un mito, e proprio celebrandolo, esaltandolo, lo liquideremo. Lo liquideremo glorificandolo, mettendolo su un piedistallo. Come le statue di […]

  

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