Le Università chiamino gli artisti

Le Università chiamino i migliori artisti ad affrescare le loro nuove Aule Magne, così come La Sapienza di Roma chiamò Mario Sironi nel 1935 e lui realizzò quell’esteso capolavoro che è uno dei vertici dell’arte di Stato della prima metà del Novecento e che è stato brutalmente censurato nel dopoguerra. I Comuni, le Province, le Regioni, i Ministeri, tranne rarissime eccezioni, sono troppo bloccati da logiche di clientelaggio, di asservimento politico, da campagne elettorali permanenti, per essere attenti a coinvolgere gli artisti più capaci, più talentuosi, nel lavorare agli spazi pubblici cittadini. Molti assessori alla cultura sono totalmente incapaci di […]

  

I politici non tocchino il Museo Egizio

Una buffonata mettere i biglietti gratis ai musei a seconda se sei arabo, cinese, brasiliano o leccese. Lo abbiamo scritto e detto chiaramente. I musei non sono luoghi dove fissare a giorni alterni le bandierine delle nazioni o delle religioni: oggi facilitazioni per i russi, domani per gli australiani, poi per i cristiani, poi per i buddisti, poi per gli atei e i panteisti. Sciocchezze. In un museo ciascuno di noi entra con tutte le sue differenze per riscontrare tutte le sue affinità. Ma mai i politici possono sentirsi in potere di cacciare il direttore del Museo Egizio di Torino […]

  

La Certosa dell’eternità

Esiste un solo posto al mondo dove le balene stanno tra i boschi, e non è a Londra o New York. Esiste un solo posto al mondo dove i dinosauri urlano la loro preistoria in mezzo ad affreschi settecenteschi e volte e arcate certosine, e non è a Milano o Parigi o Vienna. Esiste questo posto, dove i pesci tropicali nuotano specchiandosi nei riflessi dei chiostri, delle colonne, dei capitelli, dove la tigre, l’orso bianco e uno sconosciutissimo microinsetto delle foreste amazzoniche ti guardano fissamente nel silenzio muto della loro ancestrale lontananza. Esiste questo posto e non è una scenografia […]

  

I morti sono puliti

Il decoro e la pulizia non possono disgiungersi dalla bellezza. Senza bellezza la pulizia è una pulizia da ospedale. In sala operatoria, o all’obitorio, tutto è pulito, ma è un decoro anestetizzato, cloroformizzato, asfittico: appunto mortifero, catacombale. È il decoro della morte, la pulizia della morte. Quando decoro e pulizia si uniscono alla bellezza, smettono di essere una condizione di igiene, e diventano una condizione dell’anima. Una cattedrale non ti colpisce per quanto è pulita, ma per il desiderio di eterno che quelle navate, quelle arcate, quegli altari sanno testimoniare. La pulizia ne è una conseguenza, una cura. Tanto è […]

  

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Giovani, avete rotto! Smettete di lamentarvi

Non voglio più sentire una sola persona, di giovane età, che appena mi vede, prima ancora di salutarmi, mi rovescia addosso le sue difficoltà a trovare lavoro, impiego, collaborazioni retribuite, strade sicure. Perché il problema di questa persona non è ciò che ha attorno, ma è lei stessa. Le sue mani, la sua mente. La sciatteria, la trasandataggine, il pressappochismo, la pigrizia. Ho fatto lavorare 10 giovani. 1 è bravo. 9 sono sciatti, pigri, disattenti, e si lamentano. Si lamentano sempre. E se gli fai notare che hanno fatto una cazzata, se la prendono pure. Perché dovrei premiarli? Perché dovrei […]

  

L’abbazia che non deve morire

La Repubblica, cioè anzitutto i cittadini, le loro aggregazioni, le loro associazioni, le loro fondazioni, i loro desideri, non lo Stato, non le Regioni, non i Comuni, sono chiamati a salvare il patrimonio dei territori, dice l’articolo 9 della Costituzione. Tra i Costituenti, nel 1947, con Aldo Moro e Concetto Marchesi in prima fila, c’era chi voleva che fosse lo Stato ad occuparsi del patrimonio storico artistico. La lungimiranza dei Costituenti, sospinti in questo da Emilio Lussu, fu capire la miopia della posizione di Moro e Marchesi: e infatti, alla fine, rivendicarono con orgoglio che debba essere la Repubblica, cioè […]

  

Don Giussani, l’educatore che ci manca

“La vera educazione deve essere un’educazione alla critica. Fino a dieci anni, il bambino può ripetere ancora: l’ha detto la maestra, la mamma. Ma ad un certo punto deve diventare problema quello che gli hanno detto. Se non diventa problema, non diventerà mai maturo e lo si abbandonerà irrazionalmente o lo si terrà irrazionalmente. Il ragazzo deve prendere questo passato e queste ragioni (che gli vengono insegnate), mettersele davanti agli occhi, paragonarle con il proprio cuore e dire: è vero, non è vero, dubito. E così, con l’aiuto di una compagnia (senza questa compagnia l’uomo è troppo alla mercé delle […]

  

Il Liberty sta morendo

C’è un morente di cui nessuno parla: il Liberty in Toscana, ovvero quelle decine di edifici gentilizi straordinari tra Livorno, Pisa, Viareggio e Lucca, tra fine Ottocento e inizi Novecento, che non testimoniano un nuovo stile architettonico di respiro europeo ma sono un innesto tra elementi neoclassici e le movenze e le eleganze formali nuove che saranno molto più nitide e artisticamente più evolute a Pesaro, a Salsomaggiore Terme, a Milano, e a cui diamo il nome di Liberty. Ebbene questi villini, questi edifici termali, questi stabilimenti balneari livornesi, pisani e lucchesi stanno morendo, nell’indifferenza assoluta del Ministero dei Beni […]

  

Rutelli, ovvero l’inutilità della politica sulla cultura

Francesco Rutelli è la prova lampante che, per la cultura e la ricerca, i politici nazionali sono inutili e molto più utili sono le associazioni, i comitati, le fondazioni liberamente organizzate. Come Ministro dei Beni culturali (2006-2008) è stato invisibile, non si ricorda una sola azione decisiva sul patrimonio storico artistico italiano, e il fatto di essere stato contemporaneamente Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, e, anni prima, Ministro dell’ambiente, è un imperdonabile aggravante della sua inconsistenza pragmatica sulla cultura. E invece da quando non è più nella sala dei bottoni, da quando da cittadino comune dirige l’associazione italiana “Incontro di […]

  

Perché distruggere l’arte?

Ma l’uomo che distrugge sopravvive alle sue distruzioni? Chi ha distrutto e devastato i siti archeologici di Palmira e Aleppo in Siria è sopravvissuto alle sue distruzioni? È più immortale lui o l’oggetto della sua demolizione? Cosa è rimasto di chi, incendiando la Flakturm Friedrichshain a Berlino, ha incenerito il San Matteo e l’angelo di Caravaggio, la Crocifissione di Filippino Lippi, i lavori di Rubens e Paolo Veronese? Per questo, proprio perché alla lunga non rimane niente, né dell’incenerito né dell’incenerente, quale vantaggio ha distruggere le opere d’arte, grandi o piccole che siano? Che vantaggio ha portato distruggere la Vespa […]

  

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