Ma l’uomo che distrugge sopravvive alle sue distruzioni? Chi ha distrutto e devastato i siti archeologici di Palmira e Aleppo in Siria è sopravvissuto alle sue distruzioni? È più immortale lui o l’oggetto della sua demolizione? Cosa è rimasto di chi, incendiando la Flakturm Friedrichshain a Berlino, ha incenerito il San Matteo e l’angelo di Caravaggio, la Crocifissione di Filippino Lippi, i lavori di Rubens e Paolo Veronese? Per questo, proprio perché alla lunga non rimane niente, né dell’incenerito né dell’incenerente, quale vantaggio ha distruggere le opere d’arte, grandi o piccole che siano? Che vantaggio ha portato distruggere la Vespa […]