Alla fine l’hanno fatto. Uno dei monumenti fascisti più integrali d’Italia è stato brutalmente manomesso, per dare corda al politicamente corretto che vuole evirare e censurare l’arte che non conviene mostrare: quella prodotta nel ventennio dal regime di Benito Mussolini. A Bolzano, infatti, una delle città rivisitate dal fascismo, come Forlì, Latina, Sabaudia, Predappio, hanno avuto il sacrilego e maledetto coraggio di sovrascrivere con il neon sul bellissimo e articolato bassorilievo di 36 metri, in marmo travertino, che lo scultore altoatesino Hans Piffrader realizzò su commissione del regime fascista sul frontale della cosiddetta Casa Littoria, poi Palazzo degli Uffici finanziari. […]