L’arte è anche storia di solitudini, di grandiose o perdute solitudini. Il Novecento è stato il secolo dei mille movimenti, cioè di un aggregarsi, di un accomunarsi attorno a manifesti, poetiche, battaglie espressive, civili e formali; sembrerebbe dunque il secolo dove gli artisti si uniscono, si fecondano dalla reciproca vicinanza, si fondono nel dialogo, nella sperimentazione condivisa. Sembrerebbe, dai libri di storia dell’arte, il secolo delle affiliazioni. In realtà – ed è una storia dell’arte ancora tutta da scrivere – i movimenti, i gruppi, le scuole hanno avuto una controfaccia non ancora raccontata, fatta di isolamenti, esclusioni, emarginazioni, sperimentazioni condotte […]