Il comunismo ha prodotto milioni di morti, ma tra le ideologie tragiche del Novecento è quella che ha stimolato un numero pressoché sterminato di opere d’arte, murales, film, documentari, pitture, sculture, canzoni, saggi. La sua mitologia vive proprio di questa doppia polarità: quella drammatica, fatta di uccisioni, soppressioni, gulag, attentati, tiranni, livellamenti di povertà, e dall’altra parte un fiume sempre vivo di rielaborazioni artistiche, filosofiche, espressive, fatte in suo nome, nel nome di un’uguaglianza degli umani, in ogni paese del mondo dove il comunismo ha attecchito come aspirazione e movimento politico. Il nazismo promosse solo un’arte e un’architettura civile di […]