Il Ministero dei Beni culturali, ovvero lo Stato, sbanda come una macchina impazzita a destra e a sinistra. I soprintendenti di Roma dicono che il Colosseo è intoccabile, poi arriva quello attuale e dice l’opposto, ovvero che l’anfiteatro deve ospitare i concerti di Sting e degli U2. Tutto e il contrario di tutto, tanto il Codice dei Beni culturali è una marmellata. Se un soprintendente vuole buttar giù da un altare un polittico trecentesco per sostituirlo con una patacca, può farlo. Se un soprintendente, al contrario, vuole sostituire una patacca con un pezzo notevole, può farlo lo stesso. Il Codice […]