15Ott 12
/*php the_content('Read the rest of this page »'); */?>
Continuiamo a pensare di essere governati da un gruppetto di tecnici disinteressati al consenso e alla politica. Balle. Più passano il tempo a Roma e più si fanno impaludare dalla solita politica. L’ultima manovra di stabilità ne è un caso eclatatante. L’abbiamo già ampiamente cucinato in questa zuppa: si da un benvenuto taglietto all’irpef, ma si aumenta l’Iva. E cosa ben più pesante si sforbiciano le deduzioni e detrazioni fiscali. Ma il massimo lo raggiunge il nostro ministro dell’economia, il serioso Grilli. Intervistato da Rep dice: <la legge di stabilità è un punto di svolta. Tutti da Lagarde ai cinesi, […]
il Blog di Nicola Porro © 2024
11Ott 12
/*php the_content('Read the rest of this page »'); */?>
Con la manovra da 12 miliardi varata dal governo pagheremo più o meno imposte? Chi guadagna e chi perde? Ed è utile all’economia? Sono le tre domande chiave che ci si deve sempre porre quando un esecutivo mette mano al suo bilancio che è fatto da 800 miliardi spesi in nome nostro e 780 recuperati dalle nostre tasche. Andiamo dunque per ordine. 1. Con la manovra varata ieri (e i cui dettagli, anche quelli fondamentali, non sono ancora pubblici) la Bestia statale fagocita più tasse di quelle (già ingenti) che recuperava dalle nostre tasche. Il conto è presto fatto. Grazie […]
il Blog di Nicola Porro © 2024
28Ago 12
/*php the_content('Read the rest of this page »'); */?>
Ormai tutti i commensali sanno dell’assurda tassa che si vuole imporre sulle bibite zuccherate. In questa cucina si serve soprattutto vino (meglio se un bel nero di troia della Tenuta rasciatano, a proposito di conflitti di interesse del cuoco). Ma la tassa sulla Coca è una follia. Lasciamo per un attimo perdere i motivi economici, che pure sono fondamentali. Tralasciamo le ipocrisie governative, che considerano le bibite come la benzina e cioè il modo più comodo per fare cassa. Dimentichiamo l’effetto Laffer per il quale a forza di tassare i consumi questi dimuinuiscono o vengono sostituiti da succedanei esenti, erodendo […]
il Blog di Nicola Porro © 2024
29Lug 12
/*php the_content('Read the rest of this page »'); */?>
Mercoledì scorso, all’improvviso i mercati, come si dice in gergo, sono girati: tutti si sono messi a comprare. Titoli di Stato, azioni, obbligazioni hanno fatto segnare rialzi a due cifre. L’euro che viaggiava pericolosamente sotto quota 1,20 contro il dollaro è rimbalzato. È bastata una dichiarazione del presidente della Bce. Ma cosa ha detto di così forte Mario Draghi? Riportiamo fedelmente: «Ho un messaggio chiaro da darvi: nell’ambito del nostro mandato la Bce è pronta a fare tutto il necessario a preservare l’euro». E fino a questo punto nulla di nuovo. Il governatore aveva detto più o meno le stesse […]
il Blog di Nicola Porro © 2024
21Lug 12
/*php the_content('Read the rest of this page »'); */?>
Alcuni commensali se la prenderanno con la pietanza che sto per servire. Non vorrei dilungarmi troppo sui fallimenti del governo Monti. Chi ha pazienza può assaggiare le zuppe più stagionate, si potrà fare una scorpacciata di critiche. Dalla controriforma del lavoro alla tassazione, dai finti tagli all’incapacità di ricevere critiche. Quello del governo Monti è un percorso pieno di inciampi. La fonte di tutte le critiche è ovviamente la nascita del suo governo. Non solo la genesi, per così dire, tecnocratica, ma risiede soprattutto nell’aspettativa posto: un uomo solo è il problema dell’Italia, cambiandolo esso svanisce per incanto. Fino a […]
il Blog di Nicola Porro © 2024
12Lug 12
/*php the_content('Read the rest of this page »'); */?>
Mario Monti ha avuto ieri il coraggio di dire ciò che molti pensano, ma che pochi osano pubblicamente affermare: «La concertazione è la causa di molti dei mali attuali». Il paradosso è che a smontare il mito della concertazione inventata venti anni fa da un tecnico come Ciampi sia un altro tecnico. Ha ragione Monti: l’idea che anche il minimo dettaglio della politica economica di un Paese sia da contrattare con sindacati e organizzazioni imprenditoriali si è rivelata un gigantesco errore. Perché la riforma delle pensioni, per citare un caso, votata dal Parlamento liberamente eletto avrebbe dovuto essere preventivamente contrattata […]
il Blog di Nicola Porro © 2024
04Lug 12
/*php the_content('Read the rest of this page »'); */?>
Forza presidente del Consiglio, non molli di un millimetro. E soprattutto fa bene a tenere le carte coperte. I tagli alla spesa pubblica sono cosa buona e giusta. Inaugurare una nuova concertazione su dove, come, quanto e perché si debba tagliare porterebbe ad un solo risultato: il nulla. I tagli alla spesa pubblica li invocano tutti, ma nessuno veramente li vuole. Siamo un Paese fantastico: i sondaggi dicono che più dell’80 per cento degli italiani ha in odio gli evasori, ma ad evadere sono sempre gli altri. Chiediamo una società più meritocratica, ma il merito che attribuiamo a noi stessi […]
il Blog di Nicola Porro © 2024
27Giu 12
/*php the_content('Read the rest of this page »'); */?>
Cerchiamo di cucinare un piatto base. Quello di un imprenditore con 10 dipendenti che voglia assumere con un contratto di apprendistato un giovane ancora non formato. Diciamo con una retribuzione di 1500 euro lordi per tredici mensilità. Con la controriforma Fornero siamo obbligati ad assumerlo per minimo sei mesi, mentre prima potevamo fare una prova anche più breve. Fino ad oggi era possibile assumere un apprendista per ogni dipendente. Da domani il rapporto sale a due apprendisti ogni tre lavoratori. Inoltre con la legge Fornero sarà possibile assumere apprendisti solo se nel triennio precedente risultano stabilizzati almeno metà dei contratti […]
il Blog di Nicola Porro © 2024
20Giu 12
/*php the_content('Read the rest of this page »'); */?>
Giorgio Squinzi, il presidente della Confindustria, ieri si è fatto sfuggire che la riforma del lavoro che sta per essere approvata dal Parlamento, che poi verrà presentata in pompa magna ai partner europei e che è stata venduta come una modernizzazione del paese e fiore all’occhiello del governo Monti, ebbene tutta questa roba in realtà non sarebbe altro che un «boiata pazzesca». Ma, ha continuato Squinzi, «va approvata». Qualcuno dovrà poi chiedere conto alla Confindustria per quale motivo le imprese italiane debbono auspicare l’approvazione rapida di una boiata. Questa è materia da esperti. Forse gli stessi che solo pochi mesi […]
il Blog di Nicola Porro © 2024
08Giu 12
/*php the_content('Read the rest of this page »'); */?>
E’ tutta colpa di quel dannato congelatore beige. A Phoebe piace da impazzire. Niente da fare. Marvin è davvero di cattivo umore. Ha fatto i conti e la piccola economia domestica della sua famiglia non gira. Marvin non perde tempo e annulla l’acquisto. È Jim, il superboss della catena di elettrodomestici, a ricevere la disdetta. Si chiude nel suo ufficetto, ci pensa su e chiama il suo distributore a Phoenix: «Ti ricordi il mio ordine del mese scorso? Bene, riducilo del 10 per cento; ho troppa merce in negozio». Rialza il telefono e, senza colpo ferire, annulla anche l’acquisto della […]
il Blog di Nicola Porro © 2024
06Giu 12
/*php the_content('Read the rest of this page »'); */?>
Quaranta anni fa, il trentenne economista americano Arthur Laffer si trovò al ristorante Two Continents di Washington, con due politici che poi fecero una grande carriera: Donald Rumsfeld e Dick Cheney. Erano gli uomini forti dell’amministrazione Ford. Siamo in pieni anni ’70. Un periodo di forte inflazione. Il presidente degli Stati Uniti aveva un’ideona per risolvere la situazione: aumentare le tasse. A quel punto il giovane economista non ci pensò su due volte e per dimostrare l’assurdità della proposta prese un tovagliolo di carta e segnò due assi cartesiani. Su uno si registrava il gettito fiscale dello Stato e sull’altro […]
il Blog di Nicola Porro © 2024
09Mag 12
/*php the_content('Read the rest of this page »'); */?>
Ma vi ricordate quando ridicolizzavano la discesa in campo di Silvio Berlusconi nel 1994? Con il kit del candidato, le mentine, le convention e gli spot in tv? Poi, dopo, dissero che era tutta colpa della televisione. E Bobbio (tocca scomodarlo) ci spiegò che non era l’elettrodomestico in sé, non era stato il conflitto di interessi di quegli ultimi mesi a far vincere il Cav; ma vent’anni di tv commerciale (ovviamente lo diceva in modo negativo) digerita dagli italiani aveva permesso il berlusconismo. Aveva creato il substrato culturale per il quale Berlusconi, diceva snobisticamente Bobbio, non poteva non vincere. Ecco. […]
il Blog di Nicola Porro © 2024