Mercoledì 6 giugno 2018 – San Raffaele Guizar Valencia – da Casa Spirlì, a Taurianova 

Fango su Salvini. Minacce a Salvini. Offese a Salvini. Biasimi e mal di pancia. Poi, provocatori inviti a Salvini…

Il Ministro (da sei giorni) degli Interni viene attaccato e, addirittura, minacciato da un africano (sindacalista de ché?) che prevede apocalissi e chissà cos’altro, e c’è ancora chi tenta di dar ragione a chi ragione non ha… Ma stiamo vivendo veramente nella repubblica delle banane? Ma certa stampaccia fasulla, e EVIDENTEMENTE al soldo degli ultimi zombie della politica, non prova alcuna vergogna a montare, servendosi di un affielato abitante della cartonopoli di San Ferdinando, tutta ‘sta polemica su Salvini, che ancora non ha sistemato manco le penne e le matite nel bicchieretto sulla scrivania?

Ma quando, dico quando, tutti questi morti viventi della politica di sinistra sono venuti a smontare quella sottofavela di San Ferdinando, portandosi a casa, come consigliava loro quel buontempone in tonaca bianca, tutti gli occupanti colorati? Tutto quel politicume, ipocrita e chiacchierone, è passato, sì, da queste contrade, ma solamente per farsi scattare qualche foto tropicale, fra merda e topi grossi come elefanti! Ha rilasciato interviste infuocate senza seguito nei fatti, inquadrato – ben centrato dall’obiettivo – fra mignotte sfruttate e spacciatori, fra schiavi veri, negri dei bianchi e dei neri. Ha promesso paradisi, costruendo inferni, e poi, dopo essersi disinfettato mani e suole delle scarpe, è risalito sull’aereo, spruzzato di profumo dal giannizzero leccaculo di turno, ed è sparito nei cieli d’Italia!

Farisei! Menzogneri e balordi! Se a San Ferdinando esiste quella porcheria, nella quale migliaia di disperati vivono come blatte, le responsabilità cerchiamole nei posti giusti! In quelle stanze del Palazzo, per esempio, dove si è deciso, da anni, che quello schifo NON andasse smontato, distrutto, bruciato, riqualificato! Negli uffici di quei rappresentati dello Stato che NON hanno deciso, potendolo fare, di ricollocare quegli schiavi in strutture idonee, rimandando a casa coloro i quali fossero già stati colti in flagranza di reato! Nelle tasche di politicanti ed imprenditori del magna magna, a cui il negro a due soldi conviene più del bracciante “legale”. Nelle piaghe purulente di quei sindacalisti da sigaro a bordo labbra, che, dimentichi delle lotte sociali degli Italiani, per la difesa del lavoro e la tutela dei propri diritti (non ultimo, un dignitoso salario), hanno permesso il propagarsi del lavoro nero, dello sfruttamento della prostituzione, della guerra razziale. Nelle case di tutti i cafoni arricchiti, nelle quali il “giardiniere negro fa colore, non sporca e non impegna”!

Che cazzo c’entra, Salvini, con tutto questo troiaio? Forse, perché dice “Prima gli Italiani”? Beh, non ha ragione, forse? Non ha ragione a voler godere della soddisfazione di vedere i nostri giovani al lavoro? I nonni a godersi i nipoti e la pensione? Le famiglie a vivere serene in casa propria, senza correre il rischio che un bastardo entri a rubare, violentare e uccidere? Non ha ragione a chiedere il numero chiuso per l’accoglienza, e che sia garantita a chi veramente scappa da guerre o persecuzioni? Non ha ragione a voler controllare tutte le carte dei finti buoni, che ingrassano come bufali coi soldi della falsa solidarietà?

E, dunque! Tacciano i menzogneri consapevoli della loro menzogna! E riflettano coloro che, senza testa, aprono la bocca solo per fare blablà!

Volete conoscere la baraccopoli di San Ferdinando? Venite in Calabria. Venite nella Piana. Contattatemi e vi ci accompagno io. Ma non vi lamentate, poi, se, uscendone, vi sentite mancare le forze o vi viene da vomitare: avrete solo visto il risultato delle politiche dei governi di sinistra!!!

È per quanto ho visto e toccato con mano in questo nostro  inferno che ho deciso di NON TACERE! San Ferdinando è come Roma, Milano, Pescara, Torino, e tutte quelle città italiane nelle quali il silenzio e la codardia hanno vinto!

Ora, basta!

#PrimagliItaliani #SalviniMinistrodegliInterni #GovernodelCambiamento #GovernoLegaM5S

 

 

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