Brutta Italia
Martedì 10 settembre 2019 – San Nicola da Tolentino – da Casa Spirlì, in Calabria
Quante cose vorrei scrivere su questo governo imposto dai poteri occulti. Quanto vorrei dire sulla maleducazione di un papa che, nel pieno della crisi, riceve il probabile candidato alla nomina di presidente del consiglio, e si fa pure fotografare sghignazzante. Quanto, sull’incommentabile complicità dei massimi vertici a danno del furioso Popolo Italiano. E quanto ancora sulla Costituzione che viene usata come carta straccia proprio da chi continua a dire di volerla difendere da chi, invece, la onora.
Vorrei fare nomi e cognomi. Denunciare malefatte e soprusi. Menzogne e raggiri. Tradimenti.
Vorrei… Vorrei…
Invece, no.
Taccio. Me ne fotto. Me ne strafotto. Scelgo un annichilito silenzio.
O, forse, una lunga speranza.
Intanto guardo questa brutta Italia. Brutta. Asfittica e morente. Aspettando che tiri le cuoia.
Anziché imbracciare una mitraglia, mi armo di Santo Rosario. Prego per gli ammalati, gli anziani, i disabili, i disoccupati, i bambini, i puri di cuore.
Altro non faccio. Perché sono stanco. Stanco. Stanco.
(Come era ieri, è oggi e sarà domani. )
Libro di Qoelet
Prologo:
[2]Vanità delle vanità, dice Qoèlet,
vanità delle vanità, tutto è vanità.
[3]Quale utilità ricava l’uomo da tutto l’affanno
per cui fatica sotto il sole?
[4]Una generazione va, una generazione viene
ma la terra resta sempre la stessa.
[5]Il sole sorge e il sole tramonta,
si affretta verso il luogo da dove risorgerà.
[6]Il vento soffia a mezzogiorno, poi gira a tramontana;
gira e rigira
e sopra i suoi giri il vento ritorna.
[7]Tutti i fiumi vanno al mare,
eppure il mare non è mai pieno:
raggiunta la loro mèta,
i fiumi riprendono la loro marcia.
[8]Tutte le cose sono in travaglio
e nessuno potrebbe spiegarne il motivo.
Non si sazia l’occhio di guardare
né mai l’orecchio è sazio di udire.
[9]Ciò che è stato sarà
e ciò che si è fatto si rifarà;
non c’è niente di nuovo sotto il sole.
[10]C’è forse qualcosa di cui si possa dire:
«Guarda, questa è una novità»?
Proprio questa è gia stata nei secoli
che ci hanno preceduto.
[11]Non resta più ricordo degli antichi,
ma neppure di coloro che saranno
si conserverà memoria
presso coloro che verranno in seguito.