L’ ultima polemica tra maggioranza e opposizione riguarda Bankitalia. Esattamente il vicegovernatore. Ma suppongo che poi si possa allargare.

Le opposizioni con in testa il Partito Democratico si trincerano dietro la cosiddetta “indipendenza di Bankitalia dalla politica” , il partiti di governo con Di Maio-Salvini attaccano Bankitalia per non aver ottemperato al dovere di controllo in occasione dei crack delle banche venete, Etruria etc.

Sostituire o non rinnovare il mandato ad alcuni esponenti di Bankitalia,  viste le mancanze nei controlli,  significa minarne l’ indipendenza?

Che valutazione si può dare della polemica in atto?

La mia è molto semplice : 1) bisogna capire se davvero Bankitalia è scollegata dalla politica oppure risponde a logiche politiche. Per esempio nel caso del ministro Savona stoppato da Mattarella, molti ben informati sostengono che Bankitalia si schierò direttamente o indirettamente , ma in maniera molto netta contro Savona ministro, reo di aver criticato Bankitalia in altre occasioni. Se credete a questa versione dei fatti, allora Bankitalia fa politica e quindi non è organo indipendente. Oltretutto Conte andò ad incontrare Visco quando si trattò di fare il nuovo governo. Fu un passaggio politico oppure no? A mio modo di vedere lo fu,  quindi la tanto sbandierata indipendenza non esiste nei fatti. Se Bankitalia esprime pareri e fa pressioni riguardo alla nomina di un ministro non può essere indipendente.

2) Fa bene al Paese Italia l’indipendenza della Banca centrale dalla politica? Questo è un lungo discorso nel quale poi bisognerebbe parlare anche della famosa questione del divorzio Bankitalia/Tesoro che a parere dei sovranisti tanto male ha fatto al Belpaese in termini di debito pubblico e soprattutto di interessi sul debito. Ricordiamo che il divorzio è del 1981 e che in 13 anni il rapporto Deb/Pil raddoppiò. Da circa il 55% arrivò al 121%.  I sovranisti danno molte colpe a questo “divorzio” per l’ impennata del rapporto Deb/Pil. Ovviamente i sostenitori di Andreatta, Ciampi e via dicendo trovano altre motivazioni a questa impennata. Il dato di fatto inconfutabile è che il rapporto Deb/Pil dal ’70 all’ 81 crebbe di soli 11 punti (e non furono anni di poca spesa pubblica), mentre nei successivi 13 anni crebbe di più di 60/65 punti (mi scuso se le percentuali non sono perfette). Forse questa indipendenza non fa bene e i partiti di governo non ne hanno fatto mistero.

Oltretutto se poi questa indipendenza non è nemmeno reale , ma è invece una indipendenza dal governo ma non da una parte politica , allora direi doppiamente negativa.

In campi come questi ogni opinione può essere legittima.

A voi i commenti.

Tag: , , , , ,