ALITALIA

Qualche tempo fa si è  finalmente conclusa la vicenda Alitalia – Etihad . Il 49% della ex compagnia di bandiera non è più  in mani italiane ma nelle mani di ricchi arabi che speriamo la riportino ai fasti di un tempo, quando ad Alitalia veniva proposta una fusione con British Airways ad 1 azione contro 1 se non ricordo male. Abbiamo assistito in questi decenni a grandi errori di management su Alitalia, non ultima la creazione di Malpensa che non aveva senso senza la contemporanea chiusura di Linate,  clientele politiche da sfamare con assunzioni ,  top manager di estrazione di vari colori politici e a volte dimostratisi del tutto  incompetenti , tratte con la Liguria sempre vuote perché aperte ad uso e consumo del ministro “ivi residente”  e così via. Ma basta questo per ridurre la compagnia di bandiera di un Paese di grande business e turismo (in entrata ed uscita) sul lastrico per varie volte? Oppure sono stati altri errori che la hanno portata in questa situazione , magari sommati a quelli precedentemente citati ? Per fare un paragone di oggi , il problema della crisi sono gli stipendi dei parlamentari e la corruzione oppure il PIL non sale per altri fattori ? Ho cercato di analizzare alcuni fattori più ampi e vi sottopongo i risultati.

1 fattore concorrenza . Alitalia è stata “sottoposta” a una concorrenza accanita da parte di vettori Low Cost . Alcuni sono stati più volte accusati dalle fiamme gialle di evasione fiscale per cifre enormi, altre di pagare il personale con contratti stranieri senza nemmeno pagare i contributi dei lavoratori in Italia (ovviamente vivendo qui usufruivano del sistema sanitario nazionale e tutto il resto). Approfondirò questo tema in un articolo a parte. Ad ogni modo la UE è servita ad approfittarsi di contratti e tassazione straniera senza pagare alcuna tassa in Italia. Questo è stato possibile per alcuni vettori Low Cost e non per Alitalia. Quindi maggiori costi e concorrenza sleale.

2 Incapacità del governo di impedire che si aprano aeroporti internazionali in ogni città. Ogni regione ha contribuito direttamente o indirettamente a creare concorrenza “sleale “ alla compagnia di bandiera. Sleale perché molte di queste rotte sono finanziate con soldi pubblici che le regioni tramite enti o società aereoportuali  versano nelle casse delle compagnie Low Cost rendendo possibili quelle tariffe a pochi euro altrimenti inapplicabili da chiunque. Sappiate che ogni volta che prendete un volo a 1 euro o a 10 o anche a 30 è la collettività degli italiani che sta pagando il resto del vostro biglietto. Ci si è lamentati per anni degli aiuti di stato ad Alitalia per poi fare peggio a favore di compagnie Low cost straniere!! E quantomeno Alitalia ha sempre pagato le tasse in Italia e fatto alvorare personale italiano , cosa che per altri vettori non è avvenuto per lungo tempo. Pensate che la Sogeaal spa che gestisce Alghero praticava una tariffa di 125 euro per ogni atterraggio di una compagnia low Cost contro i 1400-1800 euro applicati alle altre compagnie. Poi  se chiudeva in rosso i bilanci qualcuno ripianava. E quel qualcuno era sempre indirettamente il cittadino. A casa mia questo si chiama finanziamento indiretto di un vettore a spese del contribuente . O sbaglio?

3 Totale incapacità di Alitalia di avere buona stampa . Qui spero di stupire molti lettori. Qualcuno di voi ha saputo che negli ultimi anni Alitalia è stata premiata come compagnia più puntuale d’ Europa  per ben due volte? Scommetto che nessuno ne ha sentito mai parlare e ancor meno lo avrebbe immaginato. Basta invece un ritardo nei bagagli o un aereo fermo per guasto che lo avreste letto ovunque. E magari al colpa non era di Alitalia ma della società cui fa capo l’ aereoporto. Non ho mai conosciuto un popolo che ama sputare sul proprio paese come gli Italiani, e a tirarne le fila sono purtroppo spesso proprio i miei colleghi giornalisti, sempre pronti a  dare risalto alle brutte figure e mai viceversa. Oltre a questo Alitalia , per quattro anni di fila è stata premiata dai passeggeri  per il miglior catering. Nessuno lo sa . D’altronde l’ Italia è risultata prima in Europa e terza nel mondo come sistema sanitario pubblico ma anche questa è stata una notizia che è  passata  sotto silenzio. In questo anche Alitalia ha le sue colpe visto che non è riuscita a pubblicizzare le notizie positive in modo adeguato.  Magari dedicare qualche risorsa in più alla comunicazione sarebbe stata una buona idea.

4  Tutti sanno che il lungo raggio è più redditizio rispetto al medio raggio causa concorrenza minore , maggior riempimento degli aereomobili e altre svariate ragioni. Infatti negli ultimi anni è stato proprio il lungo raggio a dare le  uniche soddisfazioni all’ Alitalia. “ Stranamente” ma non troppo , Alitalia nell’ acquisto degli aerei , ha puntato moltissimo sul medio raggio acquistando airbus 320, 321 , 319 e non molti Boeing 777 e Airbus 330. Il sospetto dei maliziosi  è che abbia ceduto ai desiderata francesi , ansiosi ed in procinto  di prendere Alitalia e farne una compagnia locale per portare più passeggeri a Charles De Gaulle a Parigi. Ma forse siamo troppo maliziosi….. come diceva Andreotti: a pensar male si fa peccato… però spesso si indovina?

5  In altre nazioni non è possibile avere aereoporti internazionali a meno di qualche centinaio di km dall’ HUB principale. Noi non ci siamo difesi in Italia. In Germania hanno regole ad hoc per difendere il loro Hub pincipale: Francoforte. Pensate che Francoforte è stata per qualche tempo la seconda destinazione europea più frequentata dai turisti cinesi. Motivo? La bellezza della città? Il bel tempo? Il mare meraviglioso? Le piste da sci? L’ importanza storica dei monumenti? Solo perché lì atterravano i voli senza scalo. Ecco dimostrata la importanza di un Hub. E di difenderlo. Cosa che noi in Italia non abbiamo fatto permettendo voli internazionali da ogni città.

6 Prendiamo l’ esempio di Roma, aereoporto principale italiano. Ryan Air atterra a Fiumicino e lo stesso avviene per Easy Jet e altre low cost.  Alcuni voli sono a Ciampino (aereoporto  comunque comodissimo). A Londra a Ryan Air e altre Low Cost le fanno atterrare a Stansted o Gatwick , aereoporti  lontanissimi da Londra centro. Ecco come si distrugge o si protegge una compagnia di bandiera.

Invece di sputare su Alitalia tentiamo di difenderla e di saper fare squadra. E i nostri governanti si sveglino.

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