La Schlein appoggia il referendum sulla abrogazione del Jobs Act.

Di per sè questa è una notizia e soprattutto la notizia è che la sinistra in questo contesto ricomincia a fare la sinistra. Ma soprattutto ricomincia a ragionare. In un paese come l’ Italia dove non si trova manodopera, rendere il mercato sempre più flessibilie non pareva così necessario, se non per fare un ennesimo piacere alle élites.

La CGIL dove era allora? Non fece le barricate da quel che ricordo. Semplicemente annuiva.

Misiani responsabile economico del PD dice :  “La segretaria ha annunciato che firmerà i referendum, adesso ognuno di noi deciderà nelle prossime settimane che atteggiamento tenere su referendum che affrontano nodi importanti, il mercato del lavoro purtroppo si è precarizzato, il Jobs Act è stato deludente rispetto alle aspettative di quando venne varato e ha segnato una frattura del Pd con il mondo del lavoro, l’elezione di Elly Schlein ha avuto il significato anche di un lavoro per ricucire questa frattura e mettere il tema della lotta della precarietà e della sicurezza nel mondo del lavoro ai primi posti dell’agenda del partito democratico”.

 

Ma una volta nella vita si potrà ammettere che avevano ragione la Lega e chi era contro al Jobs Act che avevano previsto la precarizzazione del mondo del lavoro?