La laurea è il nuovo feticcio utile, secondo certa propaganda, a valutare l’abilità politica di un candidato o la capacità amministrativa di chicchessia. Di Maio del Movimento 5 Stelle è solo l’ultima vittima di una sequela di improperi contro chi avrebbe la colpa di non aver studiato, di non potersi sedere al prezioso tavolo imbandito della scienza, di chi sa e di chi quindi può parlare e governare. Questa sorta di chilo di boria che fa da contorno ad una pseudo-sinistra accademico-cattedratica che scambia la valenza di un titolo di studio con quella di un titolo nobiliare, una sorta di […]