La Rete Autostradale Italiana
L’autostrada, nel contesto del Codice della Strada italiano, si distingue per essere una strada esclusivamente dedicata al transito veicolare rapido, progettata per garantire i massimi livelli di sicurezza e di fluidità di traffico.
Con oltre 7.000 chilometri di estensione, la rete autostradale italiana rappresenta una delle più estese e articolate d’Europa, e la sua gestione è regolamentata da normative tecniche che stabiliscono standard elevati di qualità e prestazioni.
Le autostrade sono progettate con carreggiate indipendenti, delineate da uno spartitraffico centrale in grado di impedire il transito tra le direzioni opposte, a testimonianza di una progettazione incentrata sulla sicurezza. L’impegno per la sicurezza stradale è ulteriormente evidenziato dall’obbligatorietà di corsie multiple per direzione e l’implementazione di banchine pavimentate, sia a sinistra che a destra, funzionali come spazi di emergenza.
In termini di assistenza e controllo, le autostrade sono dotate di sistemi di monitoraggio elettronico, come telecamere e pannelli a messaggio variabile, che contribuiscono al controllo del traffico e alla disseminazione di informazioni in tempo reale, elementi fondamentali per la gestione dinamica e sicura del flusso veicolare.
La legislazione italiana, inoltre, con il Decreto Legislativo n. 122 del 2005, e il Decreto Legislativo n. 222 del 2017, ha introdotto normative specifiche per la manutenzione e sicurezza delle infrastrutture stradali, enfatizzando la necessità di un continuo adeguamento alle evoluzioni tecnologiche e agli standard internazionali.
Queste norme sono integrate da una struttura amministrativa che classifica le autostrade all’interno del demanio eventuale, una categoria di beni statali che, pur non essendo immediatamente destinati ad un uso pubblico determinato, sono comunque sfruttabili per finalità di pubblico interesse.
Passando alla gestione dei servizi autostradali, è importante riconoscere il ruolo di ANAS S.p.A e altre entità private nella costruzione, manutenzione e fornitura di servizi accessori. Questi comprendono aree di sosta attrezzate, punti ristoro, servizi igienici e di soccorso stradale, nonché il meccanismo di riscossione del pedaggio, essenziale per finanziare le operazioni di mantenimento e sviluppo infrastrutturale.
I servizi accessori offerti nelle aree di sosta delle autostrade possono essere svolti in diversi modi:
- Direttamente da ANAS S.p.A, attraverso la creazione di società controllate o di divisioni dedicate alla gestione di questi servizi;
- Concessi da ANAS S.p.A a fornitori terzi che possono riguardare specifici servizi o l’insieme di tutti i servizi accessori offerti nelle aree di sosta;
- Concessi da ANAS S.p.A alle società autostradali che gestiscono direttamente l’autostrada, e che possono decidere di svolgere tali servizi in proprio o di affidarli a fornitori terzi.
Inoltre, le società concessionarie possono anche sub-concedere i servizi accessori ad altre società specializzate, mediante apposite gare d’appalto. Ad esempio, come hai citato, la società Autogrill è stata concessa da ANAS S.p.A per svolgere il servizio di ristorazione nelle aree di sosta lungo le autostrade italiane. In generale, la scelta del modo in cui i servizi accessori vengono svolti dipende dalle specifiche esigenze di gestione dell’autostrada e dalla volontà di garantire la massima efficienza e qualità dei servizi offerti agli utenti.
La selezione dei fornitori di servizi accessori avviene attraverso procedure di gara, regolate dal Codice dei Contratti Pubblici, che assicurano trasparenza e parità di trattamento tra i concorrenti. Queste procedure sono sorvegliate dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART), l’ente preposto a garantire che le gare siano condotte in modo equo, oltre a stabilire i criteri tariffari per i servizi, bilanciando così l’interesse economico dei fornitori con quello dei consumatori.
L’infrastruttura autostradale italiana si presenta come un sistema complesso, la cui efficacia è frutto di una rete di regolamentazioni tecniche e amministrative che interagiscono per garantire un servizio di trasporto rapido, sicuro e regolato secondo principi di equità e trasparenza. La gestione e il mantenimento di questo sistema richiedono un’attenta pianificazione e un continuo aggiornamento normativo per rispondere alle crescenti esigenze di mobilità e sicurezza.