Tasse, i conti non tornano
5 giugno 2018
Salvini: “Finalmente un governo che ha in testa alla sua agenda i temi delle tasse, del lavoro e dell’immigrazione”.
23 luglio 2018
Salvini: “Di sicuro la manovra di autunno sarà diversa rispetto a quella degli ultimi anni, e daremo le prime e significative risposte sulla riduzione delle tasse”.
29 gennaio 2019
Salvini: “La mia priorità è ridurre le tasse e stiamo lavorando per abbassare il primo scaglione dell’Irpef al 23% per i lavoratori dipendenti e le famiglie: questo è il mio obiettivo per il 2019. L’Iva non aumenterà, non siamo stati eletti per aumentare le tasse”.
19 marzo 2019
Di Maio: “Il taglio delle tasse è nel contratto di governo. Quindi lo dico chiaramente: non è in discussione l’abbassamento delle tasse e se non lo faremo non potrò dirmi soddisfatto dell’operato di questo governo. Il 2019 deve essere l’anno in cui abbassiamo le tasse. Dobbiamo però farlo promettendo la verità. Troveremo i soldi per tagliare le tasse e io sarò garante del fatto che questo lo faccia”.
27 marzo 2019
Di Maio: “L’abbassamento delle tasse è uno degli obiettivi”.
27 aprile 2019
L’analisi di Unimpresa del Def: “La pressione fiscale passerà dal 42% di quest’anno al 42,7% del biennio 2020-2021 e si attesterà al 42,5% nel 2022. Inoltre l’aumento dell’Iva che scatterà nel 2020 farà salire il gettito tributario di 24 miliardi di euro. Tra prelievo tributario e versamenti contributivi, le famiglie e le imprese italiane pagheranno 76 miliardi in più nel quadriennio 2019-2022 rispetto al 2018 e, grazie al super conto erariale, copriranno l’aumento delle spese dello Stato, che continua a ingrassare, pari a 75 miliardi in più. Nei prossimi quattro anni, si pagheranno 55 miliardi di tasse aggiuntive e 18 miliardi in più alla voce “previdenza”. Nel 2022, lo Stato incasserà 890 miliardi (+9,37%) e le uscite sfonderanno il muro dei 900 miliardi (+8,85%). Tutto questo con una crescita economica risibile: il pil salirà dello 0,2% quest’anno e di poco oltre l’1% nei quattro anni successivi”.
Se la matematica non è un’opinione, c’è qualcuno che ha sbagliato i conti. E a pagare il conto saranno gli italiani.