Tutte le vignette vanno bene a patto che non contraddicano il pensiero di Travaglio. E del giornale che dirige. Tutte le battaglie contro la censura sono sacrosante, a patto che siano rivolte agli altri e non a se stessi. Anzi, quando è l’anti-censore a fare il censore allora la censura diventa una semplice scelta legittima e insindacabile. Nel giugno 2009, il direttore del Fatto quotidiano scatenò la sua furia contro la Bignardi rea di aver tagliato un’intervista a Vauro. Il commento fu tranchant: “Vergogniamoci per lei”. Adesso però di difendere il vignettista non è aria. La satira contro Toninelli non s’ha da fare. Perché è […]