Sembrava che fossero le “magnifiche sorti e progressive”, le politiche green in Europa. Il ban ai motori termici nel 2035 sembrava ormai cosa fatta, la transizione dell’automotive verso l’elettrico (pagata in parte con i soldi dei contribuenti europei) sembrava ormai in dirittura d’arrivo. La Germania poi ha spento le centrali nucleari, e sembrava andare tutto bene. Poi, ops, è arrivata la guerra In Ucraina, e l’embargo su gas e petrolio russo ci ha fatto riscoprire ancora affamati e assetati di combustibili fossili: nel momento di massimo bisogno, ci siamo accorti che forse scommettere tutto sulle pale eoliche non è stato […]