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Intervistato a Radio 24, Silvio Berlusconi ha dichiarato che “il sovranismo è responsabile di molti dei mali che affliggono l’Europa” aggiungendo che “per molti sovranisti è un pretesto per allontanare il nostro paese dall’Euro e dall’Ue”. Nella stessa intervista ha spiegato che il centrodestra è composto da culture politiche diverse aggiungendo che Lega e FdI utilizzano un linguaggio “di una cultura politica che non ci appartiene”. Poste le evidenti differenze nel posizionamento dei partiti di centrodestra in questa fase politica e la linea che, ormai da qualche anno, ha intrapreso Forza Italia discostandosi da Lega e Fratelli d’Italia, sostenere che il sovranismo è responsabile di molti mali in Europa è sbagliato per un semplice motivo: i cosiddetti sovranisti (categoria politica peraltro difficile da definire) non sono al governo in nessuno dei principali paesi europei né lo sono mai stati. Imputare delle responsabilità a forze politiche di opposizione, lascia il tempo che trova poiché i sovranisti non hanno mai potuto realmente impattare nei processi decisionali né dei singoli stati né soprattutto dell’Unione europea. In Francia, Germania, Spagna, Svezia, non sono mai stati al governo, in Italia, se si esclude la parentesi del governo giallo-verde a maggioranza grillina, lo stesso. È vero che i sovranisti governano in alcune nazioni dell’Est Europa, ma il loro impatto nei processi decisionali dell’Unione europea è limitato ed è noto il tentativo di marginalizzazione nei confronti dei paesi del blocco di Visegrad.
Il sovranismo ha senza dubbio dei limiti, sconta la mancanza di una solida base culturale e meta-politica, posizioni troppo liquide che non di rado strizzano l’occhio al populismo e sotto certi punti di vista potrebbe non rappresentare la soluzione ai problemi dell’Europa (a differenza del conservatorismo che è la strada da seguire), ma accusare i sovranisti di essere responsabili dei mali dell’Europa, è una lettura dell’attuale contesto politico sbagliata.
Non possiamo sapere se le ricette proposte dai sovranisti sarebbero state vincenti in Europa – evitando così di trovarci a fare i conti con un’Unione europea incapace di accogliere le richieste italiane – di certo però chi è responsabile degli errori che hanno permeato negli ultimi anni i processi decisionali dell’Ue, è la classe dirigente liberal e progressista che rappresenta il principale avversario politico dei sovranisti.
Inoltre, molte delle proposte sovraniste, a partire dall’importanza del concetto di nazione, hanno dimostrato la loro centralità durante l’emergenza Coronavirus a testimonianza della necessità in questo momento storico di un sovranismo serio e credibile

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