Pagare in chiesa è come pagare per vedere la mamma

Pagare per entrare in chiesa è come pagare per vedere la mamma. Il biglietto per vedere una cattedrale è intollerabile. Si lamentano i vescovi che ci sono pochi nuovi preti. Ma è inospitale, annoiante, il Cristianesimo ridotto a contabilità da ragioniere. Le chiese sono state fatte belle, perché la bellezza è singhiozzo d’eterno, come scriveva Baudelaire. Tu alzi gli occhi al tripudio di pitture, ori, marmi, volte, colonne, bassorilievi, e capisci che c’è un infinito che bussa ai tuoi occhi e nel costato. Se tu questa esperienza la reprimi, chiedendo un biglietto, dunque spingendo le persone ad entrarci saltuariamente, tu […]

  

Gentiloni, turismo in crescita è merito degli attentati

Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, lei si vanta che il turismo in Italia abbia numeri eccezionali: “+8% nelle città d’arte nel 2017”. Ma lo sa chi deve ringraziare per questi numeri? Gli attentati terroristici negli altri paesi. Parigi colpita, Barcellona colpita, Nizza colpita, Londra colpita, Madrid colpita, Berlino colpita, Mosca colpita, New York colpita. Se tutte le grandi capitali mondiali sono state vittime di kamikaze suicidi o tir impazziti sulla folla, è ovvio che i viaggiatori e i vacanzieri vengano da noi, che finora non siamo stati attaccati. La crescita del turismo in Italia è una conseguenza fisiologica di questo. […]

  

Ma cosa te ne fai della laurea?

Ti dicono: laureati. Ma cosa te ne fai della laurea? Al McDonald’s non serve. Al bar non serve. A scaricare acciughe non serve. A fare l’assessore non serve. A fare il ministro dell’Istruzione non serve. Visto che questi sono i lavori più frequenti che vengono richiesti in Italia, cosa te ne fai della laurea? Se avessi un figlio sui 18 anni e lui volesse iscriversi ad una facoltà, gli direi d’iscriversi e intanto gli regalerei un decespugliatore per tosare il prato al vicino. Se avessi una figlia sui 18 anni e anche lei volesse impratichirsi in corsi e corsetti d’università, […]

  

Crolla l’arte del sindaco Nardella

Sindaco Nardella, crolla miseramente a terra l’arte contemporanea strombazzata che hai messo due settimane fa in Piazza della Signoria a Firenze, come fosse stata allestita da un principiante delle scuole superiori. Il crollo della statua di cera di Urs Fischer è il simbolo più chiaro e ridicolo di un modo fieristico di concepire l’arte che è arrivato al capolinea. A Firenze hai fuoriclasse dell’arte del Novecento e del tempo attuale che lasci negli scantinati o nella solitudine delle loro case. Ti sembra lungimirante? Hai chiuse nei magazzini 600 opere di quel genio che fu Vinicio Berti (assieme a Burri e […]

  

L’arte miglior prostituta dei politici

È un meccanismo chiarissimo e collaudato: se davanti a Palazzo Vecchio a Firenze metti una Madonna del Trecento, nessuno se ne accorge. Se metti una cagata di 10 metri, tutti ne parlano. Giornali, radio, televisioni, social moltiplicano le visualizzazioni. L’arte contemporanea in luoghi pubblici fa notizia solo se è apertamente dissacrante o burlesca rispetto al contesto attorno. I politici ne vanno pazzi, perché riducono l’arte negli spazi pubblici a semplice e innocua produttrice di notizia, che è quello che un politico vuole. Jeff Koons mette una statua dorata luminosa accanto alla copia del David di Michelangelo, in Piazza della Signoria? […]

  

Ricercatori da Nobel o disoccupati?

Il Premio Nobel per la Fisica 2017 è andato agli scopritori delle onde gravitazionali, tra cui i ricercatori dell’European Gravitational Obsevatory di Virgo a Cascina (PI), che ringraziamo di cuore, a cominciare dal direttore e amico Federico Ferrini. In Italia, però, attorno alla parola “ricerca”, viviamo una polarità schizofrenica: la ricerca tecno-scientifica, quella eccellente, iper-specializzata, iper-selettiva, vive in una giusta e sacrosanta copertura economica per ricercatori e collaboratori (i migliori prevalgono e, con buon gioco di squadra e di interazione, raggiungono riconoscimenti assoluti e indiscutibili); la ricerca umanistica, invece, fatta di archeologi, storici dell’arte, archivisti, restauratori, scrittori, artisti, musicisti, vive […]

  

Pantheon a pagamento: l’eredità del ministro Franceschini

Ministro Dario Franceschini, il filosofo Giovanni Gentile verrà ricordato come ministro (1922-1924) per aver rivoluzionato la scuola in un modo che è arrivata fino a noi; Benedetto Croce verrà ricordato come ministro (1920-1921) per aver emanato la prima legge sul paesaggio; Giuseppe Bottai verrà ricordato come ministro (1936-1943) per aver scritto una legge, la legge 1089 del 1939, sui beni monumentali e sull’arte, che è rimasta impressa nella Costituzione postfascista ed è stata una bussola per 70 anni. Dario Franceschini, lei per cosa sarà ricordato? Una certezza c’era a Roma, oltre il Papa: poter entrare liberamente sotto la cupola più pagana […]

  

Gaudí e il referendum della Catalogna

Antoni Gaudí (1852-1926) era un fervente catalano: se fosse vissuto oggi, sarebbe andato a votare per separare la Catalogna dalla Spagna. Ma non ha scritto un trattato sulla secessione. Ha creato la Sagrada Familia a Barcellona, cioè la più grande e stupefacente cattedrale della modernità, visitata e amata da milioni di persone. Questo cosa vuol dire? Che ci sono valori politici per cui lottare, ma ci sono valori sovra-politici, molto più importanti, per i quali l’uomo si eterna. Diceva Gaudí: “La nostra Sagrata Familia crescerà lentamente. Ci vorranno decenni e decenni, forse secoli, io morirò e non sarà ancora finita, […]

  

La Venere di Milo è transessuale?

La Venere di Milo è donna o è uomo? I suoi seni sono seni di donna o protesi di un uomo che è diventato donna? E laggiù, sotto le vesti, poco sotto la pancia, c’è lui o c’è lei? O ci sono entrambi, un giorno l’uno e un giorno l’altro? Ora che non esistono più l’uomo e la donna, ma solo l’individuo che un giorno decide se essere uomo o donna, o bisessuale, o transessuale, o polisessuale, o pansessuale, ora che l’individuo si autodetermina da solo e chi contesta questa libertà è un troglodita medioevale, mi sorge una domanda ammirando […]

  

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