Non coprite il Duce!

Alla fine l’hanno fatto. Uno dei monumenti fascisti più integrali d’Italia è stato brutalmente manomesso, per dare corda al politicamente corretto che vuole evirare e censurare l’arte che non conviene mostrare: quella prodotta nel ventennio dal regime di Benito Mussolini. A Bolzano, infatti, una delle città rivisitate dal fascismo, come Forlì, Latina, Sabaudia, Predappio, hanno avuto il sacrilego e maledetto coraggio di sovrascrivere con il neon sul bellissimo e articolato bassorilievo di 36 metri, in marmo travertino, che lo scultore altoatesino Hans Piffrader realizzò su commissione del regime fascista sul frontale della cosiddetta Casa Littoria, poi Palazzo degli Uffici finanziari. […]

  

Roma monnezza

Roma peggiora a vista d’occhio. L’immondizia è ormai una condizione dell’anima, uno status psicologico, un abito. Non te ne accorgi neppure più. Ci abiti attorno, ci convivi, la accetti quasi naturalmente, come naturalmente accetti le rughe sul volto e i capelli che si imbiancano. Inizia a far parte di te, ad entrare nel paesaggio interiore ed esteriore che ti aspetti. Una discarica improvvisata in più o in meno, sulla via Tuscolana o sulla Flaminia, non la rilevi neppure. La dai per scontata. Appunto fa parte del paesaggio consueto, come gli uccelli e i platani sul Lungotevere. È il momento peggiore: […]

  

Venezia disturba

Venezia ti disturba. Vivi nella tua città, nella tua villetta, porti a scuola i bambini, vai in palestra o al cinema, o a fare la spesa, o in ufficio, e tutto quello sembra il mondo, il mondo umano. Poi vai a Venezia e capisci che devi rifare tutti i conti. Venezia è un extramondo. Esistono le città, e poi esiste lei, Venezia, che, pur essendo tutta umana, non ha nulla di umano, di ragionevole, di sensato. Che ragionevolezza ci può essere nel vivere sull’acqua come una libellula? Che sensatezza ci può essere nel costruire, secolarmente, il più grande tributo dell’uomo […]

  

L’infinito lavora nel finito

La poesia è come un evidenziatore. Dove passa, illumina, evidenzia. E dopo averlo fatto, se ne torna al suo silenzio. Chiudi il libro e lo rimetti a posto; ma il tratto illuminato non è rimasto nel libro, ti si è attaccato agli occhi, nella mente. E lavora, lavora, lavora dentro, senza che tu lo sappia. Ha modificato un millimetro della tua retina, così che tu veda diverso. Ha modellato una riga della tua lingua, così che tu parli diverso. E quando ti troverai ad abbracciare, lo farai con un senso della carezza o della rabbia che prima non avevi. L’infinito […]

  

La tassa di soggiorno è una porcata

La tassa di soggiorno è una crudele porcata. Ti sposti per lavoro da una città all’altra e, oltre ad essere tassato, in modo vessatorio, con il pieno di benzina, con il sovraccarico delle autostrade, con l’IVA ad ogni acquisto, con i biglietti del treno, con i telefonini, arrivi per lavoro in una città come Venezia (ma potrei dire molte altre) per guadagnare il tuo onestissimo modestissimo pezzo di pane e ti trovi l’albergatore che ti ammolla il solito aumento sulla tariffa della camera, adducendo come motivo questa maledettissima tassa. Tu entri in una città e ti tassano. Non ti sembra […]

  

In odio delle palestre

Hanno parchi, boschi, strade di campagna, boulevard, argini verdeggianti e loro invece si sfondano di esercizi idioti in palestra. Come poter andar a letto con un bel divo di Hollywood e accontentarsi invece di vibratori e vagine gonfiabili. L’assurdo più assoluto è a Venezia: come fai a sfondarti di cyclette, panche e addominali, in un cesso di palestra squadrata, maleodorante di sudore, con la musica cretina che ti pompa alle orecchie, mentre invece se esci fuori, vedi in pratica Dio? Come fai a stare in un barattolo di cemento, tra tapis roulant, cardiofrequenzimetri ed elettrostimolatori, mentre invece se esci fuori, […]

  

La bellezza o la maionese?

Milioni di persone, ogni anno, vanno a vedere e fotografare Piazza dei Miracoli a Pisa. Nessuno invece va e fotografa la periferia di Pisa. Quando si dice che la bellezza è soggettiva, che dipende dai gusti, che a me piace questo mentre a te piace quest’altro, e che ognuno ha la sua idea di bellezza, spiegatemi questo: perché in Piazza dei Miracoli ci vanno milioni di persone, mentre tra i palazzacci della periferia non ci va nessuno? Perché davanti al Giudizio Universale della Cappella Sistina tutti alzano lo sguardo e ne rimangono colpiti, mentre invece nessuno penserebbe di fotografare l’entrata […]

  

In garage lo sturacessi, non le opere d’arte

In garage ci si tiene lo sturacessi o lo spazzolone, non le opere d’arte. Piuttosto che tenerle chiuse, tappate nei garage, negli scantinati dei comuni, delle istituzioni, nei depositi dei musei e delle soprintendenze, le opere d’arte diamole alle scuole, agli ospedali, agli istituti di pena, che hanno pareti bianche e vuote che sembrano loculi di cimitero. Avete visto le piazze delle nostre periferie, dei nostri casermoni, o le aiuole di certi condomini, o le stanze degli ospedali, o le aule delle scuole elementari e medie e superiori? Avete mai visto i corridoi degli uffici? Sono corridoi anonimi, stanze anonime, […]

  

Nella tomba con la chiavetta USB

Dicono che scompariranno i libri. Tutto sarà digitale, non su carta. Un mio caro amico, sopravvissuto ai campi di sterminio, si fece mettere nella bara, quando morì, il suo libro di memorie dai campi. Cosa metteremmo dunque nella bara oggi se scompare la carta? Una chiavetta usb? Un computer portatile con dentro il file delle nostre memorie? L’iPad con la versione online? Mia nonna aveva un rosario tra le dita quando è stata seppellita. Arriveremo a sopprimere anche quella minima presenza tenuta in mano dai defunti per millenni? La virtualità vincerà anche sulla realtà del corpo morto? Il corpo morto […]

  

Hai rotto, Cecchini!

Hai rotto, Cecchini! La Fontana di Trevi è stata di nuovo tinta di rosso. L’artista Graziano Cecchini ha di nuovo versato il colorante che, innocuamente verso le sculture, ha reso rosso sangue la Fontana più nota al mondo, per la gioia di migliaia di turisti, giornalisti e intellettuali che ne scrivono, compreso il sottoscritto. Diciamo la verità: è una performance d’impatto la prima volta. La seconda volta è una coglionata. Se tu metti un cesso in un museo, la prima volta ti scuote. La seconda volta ti annoia. L’arte può essere provocatoria, di denuncia, di rivolta, di contestazione, può essere […]

  

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