27Ott 17
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Non leggete Pasolini perché era pedofilo. Non leggete Heidegger perché era nazista. Non leggete Giovanni Gentile perché era fascista. Non guardate i quadri di Caravaggio perché era un assassino. Non guardate i film di Polanski perché era uno stupratore. Crea mostri il moralismo di chi vuole educare solo con il giusto. La bellezza non ha a che fare con la giustizia. Se vuoi educarti al giusto, ascolta le prediche e le omelie. Se vuoi educarti alla realtà (che è complessità, contraddizione, splendore e miseria) studia Pasolini, Heidegger, Gentile, Caravaggio, Polanski, cioè studia l’uomo nelle sue dismisure di gloria e di […]
Il blog di Luca Nannipieri © 2024
26Ott 17
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Il prossimo film porno di Rocco Siffredi sarà girato al Museo Egizio di Torino. È questa la proposta che ho fatto al direttore della Fondazione che gestisce le Antichità Egizie dopo aver letto, sul quotidiano La Stampa, che il Museo Egizio è stato trasformato in una palestra di fitness. All’inizio ho pensato ad una bufala, poi ho visto se fosse Lercio. Infine, dopo aver appurato che la notizia era fondata, c’era un video in cui si vedeva, come si legge sul quotidiano, “la prima lezione di fitness nel corridoio dei Re e nell’area all’ingresso del museo di via Accademia delle […]
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25Ott 17
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Le opere d’arte non sono detersivi per la lavatrice che metti dove capita, dove hai spazio. Le puoi mettere ovunque, come anche un neonato puoi mettere ovunque, ma un conto è se lo metti in un culla dondolante, un conto se lo metti su una padella anti-aderente. È sempre un problema di attenzione. L’amore è la durata dell’attenzione, scriveva Simone Weil. Tu ami una persona, un luogo o un oggetto, fintanto gli dai attenzione. Perché l’attenzione è cura, premura, cautela, perdono. Fuori da questa attenzione, si fa spazio l’esistenza, l’esistenza indifferenziata, selvaggia, il suicida buttato dalla finestra di una banca, […]
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24Ott 17
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Bellezza fa rima con monnezza, e fa rima con delicatezza. Ciò che distingue la bellezza dalla monnezza è spesso più sottile della punta di un capello, così come un capello separa l’eretico dal santo e l’indemoniato dal veggente. Una sottilissima, infinitesimale distanza tracima l’amore in odio, l’attenzione in viscerale ripugnanza. Basta la punta di un niente per spegnere la bellezza nella disarmonia, così come una sola goccia di acido trasforma un corpo modello in un ammasso deforme. Eppure la donna colpita rinasce dalla sua offesa, come un fiore risorge splendente dopo il lungo temporale della notte. Solo la morte è […]
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23Ott 17
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Un intellettuale dice che non ha spazio su giornali e TV perché lui è una persona libera. Uno scrittore, un artista, un politico dicono che non vengono invitati perché loro amano la libertà, non i compromessi, o gli inciuci. Avete capito: la libertà è oramai una parola bluff. Se non sei dove vorresti essere, ti convinci che è così perché tu, a differenza di altri, sei una persona libera, mentre gli altri sono in TV, sui giornali, alle fiere internazionali, presso grandi editori, perché sono servi della politica, dei compromessi, dei poteri forti, delle mode, delle tendenze, del capitalismo, e […]
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22Ott 17
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Il viagra dell’arte è la tetta, più gentilmente detta seno, più ruralmente detta mammella. Il simbolo per eccellenza della tentazione, della proibizione, della maternità, è da sempre l’attrazione massima dell’arte. Nulla erotizza o maternizza o intenerisce più di un seno esposto o velato. La prima scultura è la Venere di Willendorf (circa 25mila anni fa) che stilizza una prosperosissima donna, dai seni accoglienti. La scultura della classicità più nota è la Venere di Milo (circa 2100 anni fa), dai seni turgidi e muscolari, ma anche, nelle sculture egizie, Iside allatta Horus. La Vergine che allatta Gesù Bambino, dalle prime raffigurazioni […]
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19Ott 17
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La scuola alleva utili impiegati e si assicura della loro incondizionata arrendevolezza – diceva Friedrich Nietzsche nel 1872. La scuola è un reclusorio per minorenni che pietrifica il sapere e il talento – scriveva Giovanni Papini nel 1914. Nella scuola d’obbligo vi si insegnano delle cose inutili, stupide, false, moralistiche – proseguiva Pier Paolo Pasolini nel 1975. Le autorità, i politici, i genitori, dicono che la scuola è il luogo fondamentale della crescita e della formazione. Importanti filosofi, pensatori e poeti dicono invece che gli studenti vengono formati, sì, ma al conformismo, all’omologazione, alla medietà, alla depressione dei talenti. E’ […]
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18Ott 17
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Le scuole più belle le ha fatte il fascismo: solide, salde nei fondamenti, pulite nelle geometrie. Dal dopoguerra ad oggi le scuole architettonicamente fanno schifo. Molte sono loculi di cimitero. Corridoi anonimi, aule indifferenziate, cortili insipidi senza alberi. Mandiamo i nostri bambini in cimiteri moderni, prima ancora che diventino vecchi e tirino il calzino. Le scuole del Ventennio erano rigorose, perfettamente identificabili nel tessuto urbano. Quando vedi le scuole di oggi, o pensi ad un cimitero o ad un supermercato. Se ne costruiscono una ecosostenibile, la spacciano come fosse la cattedrale di Milano. Poi dopo l’inaugurazione, ti rendi conto che […]
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17Ott 17
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Un film sull’Olocausto non deve essere vero: deve essere efficace. Un film non efficace è un film non vero. Nell’arte non si venera la verità. Quella la lasciamo ai preti. Nell’arte si venera l’efficacia. Decine, centinaia di artista, per raccomandare i loro quadri, ti fanno l’omelia delle loro verità. Vogliono cambiare il mondo, la storia dell’arte, la fratellanza universale, la giustizia sociale, la povertà, la discriminazione. Tutte buone intenzioni, tutte buone verità, che lascio però ai preti. Perché l’arte non è una predica. Non deve adorare la verità, ma l’efficacia. Cosa pensi un artista, non me ne frega niente. Mi […]
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16Ott 17
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A Renzi nemmeno un film. A Grillo nemmeno un cortometraggio. Soltanto a Silvio Berlusconi hanno dedicato film, documentari, cortometraggi, sculture, pitture, videogiochi, videoporno, fumetti, mausolei, teche funerarie, biblioteche di libri, manca solo un tempio greco e la lista è completa. L’arte lavora sul mito. E il mito non si genera con i voti alle elezioni. Il mito scaturisce quando si canalizzano in lui i massimi desideri e le massime ossessioni di una popolazione. Renzi, Monti, Grillo, Ciampi, Cossiga, Napolitano non hanno creato ossessioni su di loro e dunque non hanno avuto nulla di mitico. Berlusconi è diventato l’icona pop italiana […]
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