Il Virus che si mangia l’Italia

Sentite questa e arrabbiatevi. Un piccolo imprenditore compra un nuovo macchinario. Lo deve attaccare alla rete elettrica. Passa circa un mese e nessuno all’Enel se lo fila. Nonostante le promesse è ancora senza corrente. Perde clienti e posti di lavoro. Certo all’Enel, società in parte privatizzata, debbono occuparsi delle decine di miliardi spesi per comprare Endesa a debito. Devono affrontare il calo del consumo elettrico che non ripaga i loro investimenti. Ma al nostro piccolo imprenditore brianzolo interessa poco. Grazie alle inefficienze burocratiche del moloch, rischia di saltare. Qualche chilometro più in là, un imprenditore del settore alberghiero ha bisogno […]

  

I giovani non si aiutano detassandoli

Qualche considerazione su questi assurdi piani di incentivazione dell’occupazione. Vi ridordate quello annunciato trionfalisticamente da Letta&Co si cui abbiamo parlato recentemente in questa zuppa. 800 milioni per detassare l’assunzione degli under 29. Si é rivelato un flop pazzesco. E poi la cosidetta Garanzia Giovani, di cui parla bene oggi Maurizio Ferrera sul Corriere, e che dovrebbe essere finanziato dall’unione europea e finirá per aiutare a creare solo una generazione di formatori di lavoro che le imprese non danno. Su questo programma hanno investito 1,5 miliardi (ovviamente nostri) e ottenuto 4-5mila posti di lavoro. Fate voi il conto. E c’é da […]

  

Fiat, Electrolux e il paese che scappa

La Fiat, come ampiamente previsto, ha stabilito che la sua sede legale sarà in Olanda e quella fiscale a Londra. Comprendiamo perfettamente l’atteggiamento romantico di dolersi per una società italiana che decide di mettere radici all’estero. Ma ai fenomeni che oggi si lamentano e considerano la scelta degli azionisti sbagliata, vorremmo porre alcune domande. Per quale motivo razionale una multinazionale dovrebbe scegliere, potendo, di pagare il doppio delle tasse sugli utili in Italia? Per quale motivo dovrebbe utilizzare le nostre norme commerciali, fiscali e non andare a cercare il luogo più favorevole all’impresa? Evidentemente non ci rendiamo conto di che […]

  

Dai Bot people ai Bot bankers

Del suo debito pubblico Ronald Reagan diceva: «È grande abbastanza da saper badare a se stesso». Purtroppo per noi anche il nostro debito è grande, ma a badarci sono rimaste solo le banche. Il che non è così tranquillizzante. Quando si parla del nostro debito pubblico e dei suoi rischi non si pensa mai a chi ce l’abbia in saccoccia, in portafoglio. Sappiamo che ha superato i duemila miliardi di euro, di cui 1.700 sono titoli emessi sul mercato. Sappiamo che il suo servizio ci costa un’ottantina di miliardi all’anno. Sappiamo che ha una tassazione privilegiata. E che ha un […]

  

Il buco dell’Inps. Chiedete a Prodi

Cerchiamo di raccontare la questione del presunto buco dell’Inps come se fossimo dei privati e non mamma Stato. La cosa in fondo è semplice. Un paio di anni fa il governo Monti ha deciso di fondere nella grande Inps, la più piccola Inpdap. È il fondo previdenziale che si occupa dei 2,8 milioni di pensionati pubblici. E ovviamente dei prossimi dipendenti statali che andranno in quiescenza. Il motivo formale era nobile: ridurre di 100 milioni il costo di queste burocrazie. In fondo, Inps e Inpdap facevano e fanno lo stesso mestiere: incassano i contributi sociali da lavoratori e datori di […]

  

Tre curve di Laffer

Vabbè ormai vi siete annoiati a sentir parlare della Curva di Laffer. Si tratta in fondo di un semplice grafico in cui si mette in evidenza come all’aumentare delle aliquote (da un certo punto in poi) diminuisce il gettito. E’una regola di buon senso che i nostri politici e tecnici non vogliono sentire. Ci sono tre casi lampanti che riguardano l’Italia degli ultimi mesi. Li ho messi in fila. E converrà aggiornare. IVA. Nei primi otto mesi di quest’anno il gettito derivante dell’Iva, la nostra principale imposta indiretta, è crollato. Da un punto di vista percentuale di 5.2 punti. Dal […]

  

Questo non é un paese per imprese

Questo non è un Paese per imprese. Sì, certo, se la cavano tutti con il primo articolo della nostra Costituzione, che ci racconta della Repubblica fondata sul lavoro. E però il lavoro viene creato dagli imprenditori. Vi sembra banale? Andatelo a spiegare a quella parte di costituenti che ha pensato bene di trattare il lavoro come categoria assoluta, e cioè slegata da chi lo genera. Non vi preoccupate, la smettiamo subito con la filosofia e andiamo al sodo con l’Ilva di Taranto e le imprese della Val di Susa. La storia dell’Ilva è nota. Gli imprenditori Riva sono indagati per […]

  

Gli scontrini e la responsabilità

Prima è arrivato lo scontrino da 100 euro del caffè Lavena, in piazza San Marco a Venezia. Poi l’acqua minerale alla Zagara di Positano. E ieri la ricevuta da 120 euro per quattro succhi di frutta al Phi beach in Sardegna. Tutti a stracciarsi le vesti per il costo esorbitante della consumazione. È un pieno di indignati su Twitter e su Facebook, i due popolari confes­sionali elettronici, e poi giù arti­coli moralistici sui giornaloni. Un caffè non può costare dieci euro, e un succo venti. E così an­dando. Fino a qualche lustro fa aveva­mo l’equo canone. Perché non stabilire per […]

  

Il deficit al 3%? già sforato

Converrebbe dire chiaro e tondo che nel 2013 l’Italia ha già sfondato la soglia legale e psicologica del deficit al 3 per cento. Non raccontiamoci frottole. Il deficit è infatti sempre considerato in rapporto al Pil, cioè alla ricchezza prodotta. Più è cicciotta la ricchezza di un Paese e più il rapporto (a parità di spesa pubblica) deficit-Pil, migliora. Il problema è che i documenti di finanza pubblica (il Def in particolare) sovrastimano la ricchezza che saremo in grado di produrre quest’anno e dunque sottostimano il fabbisogno che registreremo a consuntivo. Abbiate pazienza e cerchiamo di essere più chiari. Secondo […]

  

Le ipocrisie a favore dei Giovani

C’è Un grande equivoco sugli sforzi, apparentemente meritevoli, che si stanno facendo per trovare uno sbocco lavorativo ai giovani. In sintesi si cerca di sconfiggere il male curandone solo gli effetti. Vediamo senza ipocrisie il perché. 1. Si ha un’idea corporativa della società. Si ritiene che i giovani siano una categoria a sé. Si pensa che siano necessarie misure ad hoc (che servono, ma tra poco vedremo quali) e non soluzioni più generali che mettano in moto il sistema produttivo. L’occupazione non si fa con i decreti dei governi, ma con la prosperità delle imprese. Isolare il club dei giovani […]

  

Il garantismo non vale per l’Ilva

L’Ilva, la fabbrica che produce acciaio con base a Taranto, è un caso perfetto per raccontare l’atteggiamento schizofrenico che abbiamo nei confronti del garantismo. Lo invochiamo in ogni dove, ma pensiamo di applicarlo solo ai nostri amici. Fino a questo momento non c’è una, che sia una, sentenza che decreti gli effetti inquinanti del complesso industriale. Non c’è una sentenza che certifichi le colpe dei suoi proprietari e dei suoi manager. Non c’è una sentenza che dimostri la frode fiscale della famiglia Riva. Il solo porsi una domanda sulla correttezza delle tesi accusatorie sembra sacrilego. Eppure nell’immaginario collettivo Taranto è […]

  

Perchè difendo D&G

Libération pochi mesi fa in prima pagina dedicò la copertina a una foto di Bernard Arnault con il seguente strillo: «Togliti di mezzo, ricco coglione». Parolaccia compresa ed esplicita. Era il periodo in cui il presidente della Repubblica francese aveva deciso di elevare la tassa sui redditi più alti al 75 per cento. E il numero uno di Lvmh, il conglomerato del lusso più importante del mondo, aveva annunciato il suo espatrio. In Italia siamo più sofisticati e se volete meno sinceri. I ricchi ci fanno ribrezzo. Ma non lo diciamo in modo esplicito. Lo sussurriamo a noi stessi nei […]

  

il Blog di Nicola Porro © 2024
jQuery(document).ready(function(){ Cufon.replace('h2', { fontFamily: 'Knema' }); }); */ ?>