30Set 11
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Ho letto con attenzione il manifesto delle imprese. Imbarazzante. Buona la richiesta di alzare l’età pensionabile e azzerare quelle di vecchiaia. Certo se gli industriali non avessero contribuito a cancellare lo scalone Maroni, oggi non potrebbero lamentarsi. Ma sono favolosi nella loro ipocrisia. Tre anni fa diedero ragione al governo Prodi-Damiano per abolirlo (costo 9 miliadri l’anno) e oggi chiedono al governo più o meno di reintrodurlo. Insomma esattamente come hanno fatto con l’articolo 18, che in un tavolo lo chiedono, e nell’altro lo affossano. L’impressione è che i nostri eroi siano come i politici: bravini nei programmi, ma ottusi […]
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19Set 11
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Oggi il cuoco si è davvero gustato il magnifico pezzo di Alesina e Giavazzi sul Corsera: no alla patrimoniale, semplicemente perchè non serve o peggio fa male. Come nel caso Amato. Ma anche ieri sera, immodestamente a In Onda, Passera è stato molto lucido. NOn servono nuove botte fiscali, piuttosto si deve ridurre la spesa pubblica. Alesina ricorda come le famiglie italiane dopo le genialate di Amato ridussero i consumi del 3 per cento e “non si ripresero più”. Bene bene qualche ingrediente esterno che fa comodo alla nostra zuppa.
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12Set 11
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Come previsto, e facilmente prevedibile, un altro lunedì di passione. Solo un piao di articoli fa parlavo dei lunedì neri che si sarebbero ripetuti. Il cuoco è convinto da tempo che il pessimo andamento dei mercati abbia poco a che fare con la nostra pessima manovra. Entrambe le cose sono vere, ma la loro relazione non è così stretta. O meglio. Se l’Italia avesse adottato una manovra perfetta (e in questa cucina ognuno ha le sue ricette) comunque i mercati sarebbero saltati sul debito più alto dell’Europa. Il punto è che non abbiamo voluto toccare i nodi fondamentali della nostra […]
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31Ago 11
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I commensali sanno, fino alla nausea, l’idea del cuoco sulle pensioni. Non riesco a capire per quale dannato motivo le nuove generazioni debbano avere pensioni meno generose (calcolate con il metodo contributivo, quanto verso ricevo) e con età più elevate; mentre le passate generazioni godono di pensioni più ricche (calcolate con il metodo retributivo, l’assegno in funzione dei miei ultimi stipendi) e con anzianità lavorative inferiori. Non riesco a capire per quale dannato motivo i diritti acquisiti delle passate generazioni, siano le fregatura delle nuove. Che qualcuno mi aiuti a capirlo. Non già dal punto di vista tecnico: la rapina […]
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07Ago 11
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È più servo chi lavora per un padrone o chi è costantemente vittima della propria ossessione, del proprio demone? Sentite cosa scriveva due giorni fa Federico Rampini sulla pirma pagina della Repubblica. “scatta il panico italiano e travolge i mercati globali. Ha origine in Italia, colpita da un’ondata di sfiducia che manda i tilt diverse borse, una giornata che contagia prima l’Europa e poi travolge l’America. Milano chiude con il tracollo più grave del mondo (-5,1 per cento), si trascina dietro le altre borse europee con cadute oltre il 3 per cento, fino al botto di wall street” Ma il […]
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05Ago 11
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Una tempesta perfetta. Così un banchiere cinico ma realista ha definito la giornata di ieri sui mercati finanziari mondiali. Solo uno sprovveduto può legare la questione ai soli affari di casa nostra (non proprio ben condotti dal punto di vista economico). Anzi, converrebbe chie dere allo sprovveduto di sottoporsi alla prova del nove. Una controprova dei propri pregiudizi è a disposizione di chiunque la voglia saggiare. Chi crede che il virus sia italiano si metta a comprare sulle piazze finanziarie a sua scelta di tutto il mondo. E buona fortuna. Parliamo piuttosto di cose serie e cioè di cosa sta […]
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16Lug 11
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Cosa lega Luigi Abete, presidente di Bnl ed Assonime, Giuliano Amato, il professor Pellegrino Capaldo, il banchiere Pietro Modiano e Vito Gamberale, il boss del fondo pubblico F2i? Essere dei ricchi signori, che rappresentano la classe dirigente del Paese? No. Avere a che fare con la finanza che conta? No. Godere di pensioni d’oro? No, quelle valgono solo per Amato (31mila euro al mese) e Gamberale (44mila al mese e non è un refuso). Quello che lega questi autorevoli, autorevolissimi signori è pensare che per il bene di tutti (di quante buone intenzioni sia lastricata la porta dell’inferno è cosa […]
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07Mag 11
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Più mercato e meno sanzioni. Regole più semplici, ma anche più controlli sui prodotti sofisticati. E maggiore libertà per le imprese italiane, anche di difendersi dalle scalate ostili. La prima relazione di Giuseppe Vegas, come presidente della Consob, rappresenterà una netta cesura con il passato. L’Authority dei mercati riunirà la finanza che conta a Palazzo Mezzanotte tra due giorni, e non a giugno come è avvenuto durante l’era Cardia, buona ultima tra le relazioni economiche di maggio che pesano o che mettono sonno a seconda dei gusti. E la relazione di Vegas si preannuncia interessante. Per quello che dirà, ma […]
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23Mar 11
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Se una bella zitella ha le forme di una trentenne e un conto in banca da un miliardo e mezzo è difficile che resti a lungo sola. Ed è così che la Parmalat con tutta probabilità finirà a una multinazionale francese, Lactalis, guidata dalla famiglia Besnier. Una prima reazione, di pancia è il caso di dire, associa il passaggio di mano a una sconfitta calcistica. Francia batte l’Italia 10 a zero. Perdiamo un pezzo di industria alimentare. Il governo sembra assecondare questa visione. Ha qualche ragione. I francesi hanno inventato lo sciovinismo. Quando Enel aveva provato a mettere il becco […]
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16Feb 11
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Il governatore della BItalia ha rilasciato un’intervista alla Faz ieri. Il giornalista ha fatto la domandona: come si fa ad avere un solo tasso di interesse per 17 economie diverse, molti politici si opporrano ad un loro aumento visto la debolezza delle loro crescite. E Mr Draghi risponde così: “Non serve neanche ai paesi deboli una crescita di quelli forti se questa è accompagnata da inflazione. Se le economie deboli non sono cresciute negli anni passati pur in presenza di un tasso di riferimento quasi pari a zero, le ragioni della loro debolezza non sono da ricercare nella politica monetaria, […]
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05Feb 11
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Il cuoco ha una strana idea del Federalismo. Da un punto di vista burocratico vorrebbe più centralismo. In sostanza la modifica del Titolo quinto della costituzione ha creato un gran pasticcio burocratico, per cui le regioni, in particolare, possono mettere bocca su tutto. La procedura infernale è molto semplice. Una legge nazionale prevede una semplificazione e le leggi locali incasinano tutto: ne hanno facoltà. Dalle centrali nucleari al piano casa, dalle autorizzazioni alla Dia, è unb continuo susseguersi di lunghe richieste alle burocrazie locali. Non si può andare avanti così. Ottimo invece il federalismo fiscale. Il principio è semplice che […]
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05Gen 11
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Il cuoco è stato un pò lontano dei fornelli perchè purtroppo si dovrà occupare un bel po’ della cucina del Giornale. Mi autoscuso, dunque. Domani parlerò di Marchionne. ma subito vorrei condividere con i commensali un piccolo assurdo paragone. Non vi sembra che Marchionne e Bossi si assomiglino? La mia tesi è che entrambi nei rispettivi campi hanno rotto il giocattolino esistente. Bossi ha sradicato la prima repubblica (ahime con l’intervento dei giudici) e Marchionne ci ha tolto dalle balle la concertazione. Ma insomma davvero crediamo che un manager debba discutere i dettagli del suo piano industriale con i sindacati? […]
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