Quanto è duro Clint Rutelli

A febbraio su queste esatte colonne difendemmo Francesco Rutelli sul caso Lusi, reo confesso di essersi intascato 13 milioni della Margherita. Il giorno dopo chiamò per ringraziarci. Non c’era nulla da ringraziare. Non difendevamo Rutelli, ma un principio liberale, del tutto estraneo al politico. E cioè che sulla responsabilità oggettiva, sul «non poteva non sapere», non si costruiscono i reati. Cosa diversa è il giudizio politico che ognuno si forma liberamente. Principio che da queste parti si applica anche a Belzebù. Quando ieri ci siamo visti l’acrimonia con cui Rutelli ha trattato il caso Sallusti non ci siamo ricreduti. Le […]

  

I politici e le 18 ore dei Prof

Il ministro dell’Istruzione, Profumo, ha inserito nell’ultima legge di stabilità l’aumento, a parità di stipendio, dell’orario di lavoro per professori di scuola. La legge prevede il passaggio da 18 ore settimanali a 24. In cambio i professori otterrebbero 15 giorni di vacanze in più all’anno. Si tratta di una buona proposta. Ed è precisamente per questo motivo che essa non passerà. Il coro dei contrari è unanime: dai professori ai sindacati. Dal Pd al Pdl. In un momento in cui a tutti è chiesto un grande sacrificio, la casta delle nostre scuole non ci sta. Appoggiata dalla politica che la […]

  

Quando i tecnici e i Grilli diventano politici

Continuiamo a pensare di essere governati da un gruppetto di tecnici disinteressati al consenso e alla politica. Balle. Più passano il tempo a Roma e più si fanno impaludare dalla solita politica. L’ultima manovra di stabilità ne è un caso eclatatante. L’abbiamo già ampiamente cucinato in questa zuppa: si da un benvenuto taglietto all’irpef, ma si aumenta l’Iva. E cosa ben più pesante si sforbiciano le deduzioni e detrazioni fiscali. Ma il massimo lo raggiunge il nostro ministro dell’economia, il serioso Grilli. Intervistato da Rep dice: <la legge di stabilità è un punto di svolta. Tutti da Lagarde ai cinesi, […]

  

Monti aumenta le tasse. Ma lo nasconde

Con la manovra da 12 miliardi varata dal governo pagheremo più o meno imposte? Chi guadagna e chi perde? Ed è utile all’economia? Sono le tre domande chiave che ci si deve sempre porre quando un esecutivo mette mano al suo bilancio che è fatto da 800 miliardi spesi in nome nostro e 780 recuperati dalle nostre tasche. Andiamo dunque per ordine. 1. Con la manovra varata ieri (e i cui dettagli, anche quelli fondamentali, non sono ancora pubblici) la Bestia statale fagocita più tasse di quelle (già ingenti) che recuperava dalle nostre tasche. Il conto è presto fatto. Grazie […]

  

Un Imu bestiale e un Giavazzi a Repubblica

La zuppa oggi si occupa di una delle mutazioni più comuni della bestia statuale. E cioè la capacità di confondere le carte quando si parla del suo alimento preferito: le nostre tasse. Ieri la rete e le agenzie hanno titolato: «Su Imu possibile intervento entro fine anno», oppure «possibile intervenire con ddl su Imu entro fine anno». Il tutto nasce da un’audizione del sottosegretario alle tasse che, su richiesta degli enti locali, sta valutando di aumentare la percentuale dell’odiosa tassa da conferire ai Comuni. Dunque nessuna riduzione, ma una sua diversa attribuzione. Sai che risultato. Con l’introduzione della patrimoniale sugli […]

  

Il vero parassita è lo Stato

C’è un mito favoloso che si aggira per l’Italia: combattere l’evasione fiscale risolverebbe tutti i nostri problemi di bilancio e di mancanza di fondi. È una balla. Ciò non toglie che sottrarsi ai propri obblighi fiscali modifichi le regole della competizione e danneggi gli onesti e virtuosi. Ma non cerchiamo scorciatoie: il problema è l’eccesso di fiscalità e di presenza dello Stato nella nostra vita quotidiana. Nei mesi scorsi con le tasse degli italiani è stata pagata una réclame contro l’evasore. Piuttosto efficace nella sua crudezza. Si associava il volto di un attore a quello delle bestie: «Lui è un […]

  

Fiat&Agnelli

L’incontro tra governo e Fiat di due giorni fa ha partorito una Topolino. Forse meno. Era difficile aspettarsi qualcosa di diverso. Il governo non aveva nulla da dare, la Fiat poco da chiedere. Pensate un po’ ci siamo ridotti a pensare che la riunione sia andata bene solo perché è durata molto: semmai è stata noiosa. E qualcuno si compiace per l’apertura di un tavolo tra le parti al ministero dello Sviluppo economico. Come si sa, in Italia, un tavolo, come una commissione, non si nega a nessuno. Soprattutto se si ha intenzione di fare poco, nulla. Il governo non […]

  

Meglio un euro debole

C’è un numeretto molto sottovalutato, ma che determinerà il numero dei nostri occupati, la crescita della produzione e della ricchezza italiana. È il cambio tra dollaro ed euro. Nei primi sette mesi del 2011 era pari a 1,41 dollari per euro. Nel medesimo periodo del 2012 l’euro si è notevolmente deprezzato rispetto alla valuta americana: e per comprare un biglietto verde erano necessari 1,28 euro. Una moneta comune debole comporta una maggiore facilità per le nostre imprese di vendere bene i servizi all’estero, grazie al positivo effetto del cambio. Ovviamente per noi diventano più care le importazioni. Il meccanismo è […]

  

Spread e Grandi Imprese

Anche i grandi soffrono. Con lo spread stabile da mesi so­pra quota 400 anche le poche grandi imprese italiane soffrono. Il paradosso è che in questo caso a goderne maggiormente sono gli stranieri. Colpa nostra certo, ma come vedremo tra poco la fac­cenda è davvero intricata. E pericolosa. Co­me ha documentato bene Laura Serafini sulSole24ore le grandi e poche multina­zionali italiane che chiedono prestiti, debbono pagare un differenziale rispet­to ai loro competitor stranieri fino a due punti percentuali. Si tratta di un muc­chio di quattrini. Pensate all’Enel e ai suoi 43 miliardi di debito. Rispetto alle grandi multinazionali straniere del­l’energia […]

  

Perchè una piccola impresa non vale un Sulcis

Ci sono delle emergenze che sono riconosciute tali dall’universo mondo. E altre, più gravi, che restano invisibili. Il mondo del lavoro in Italia gira esattamente così. I 500 minatori del Sulcis sono, anche per la spettacolarità della loro protesta, gli «angeli neri» da mantenere a tutti i costi (beninteso della collettività) esattamente nel loro improduttivo posto di lavoro. Artigiani, commercianti, agricoltori che chiudono battenti restano degli invisibili (a cui si dovrebbero aggiungere anche partite Iva e 50enni senza più lavoro). Eppure i loro casi sono numericamente e socialmente molto più pesanti. Nell’ultimo anno sono morte 14mila imprese artigiane. Ovviamente esse […]

  

Qurinale, Ingroia e dintorni

Qualche appunto sullo scontro Quirinale-Procura di Palermo e sulle contraddizioni dei protagonisti di questa vicenda. 1. Ieri intervistato dal Corrierone il procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo, al giornalista che gli chiede da dove sono uscite le indiscrezioni sui colloqui tra Napolitano e Mancino replica: «A questa domanda non saprei rispondere. Sicuramente non dalla procura di Palermo che difficilmente avrebbe usato un settimanale come Panorama, pur legittimamente, mai molto tenero con la stessa». Risposta sbagliata. E se Panorama (come ad esempio il <Fatto) fosse stato tenero con la Procura sarebbe stato possibile usarlo per fare uscire le indiscrezioni? Il verbo […]

  

O salviamo il Sulcis o salviamo l’economia

Il governo Monti, come quelli che lo hanno preceduto, è davanti ad un bivio: o salva la miniera del Sulcis o salva l’economia italiana. È inutile girarci intorno. La questione va oltre i minatori sardi, che sono ottimi e onesti lavoratori, per i quali si deve trovare una soluzione. Il punto è che si deve una volta per tutte dire che la presa per i fondelli non può continuare. Ha senso salvare 460 posti di lavoro scaricando sulla bolletta elettrica una mini-tassa di 250 milioni all’anno, spalmata su tutti gli italiani? Ha avuto senso regalare all’Alcoa, sempre in Sardegna, più […]

  

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