«Charlotte Sometimes», i Cure e i viaggi nel tempo

«Era l’ora di andare a dormire, e per Charlotte tutti i volti e le voci si erano dissolti in un solo volto, una sola voce». Si apre così Charlotte Sometimes di Penelope Farmer, uscito nel 1969 in inglese e qualche mese fa in italiano per Agenzia Alcatraz, nella traduzione di Stefania Renzetti. È lo stesso incipit di un’omonima, e immaginifica, canzone dei The Cure. Non è un caso, e ne riparleremo. Inghilterra, fine anni Cinquanta. Quando Charlotte Makepeace mette piede per la prima volta nel freddo collegio cui è stata iscritta, ancora non sa che il letto destinatole è una […]

  

Vienna, 21 gennaio 1945: intervista ad Argento («Spite Extreme Wing)

È il 21 gennaio 1945, sono circa le due del pomeriggio. Negli ultimi atti della più feroce tra le guerre civili, «in cui l’Europa commise suicidio» (Piero Buscaroli), Vienna subisce l’ennesimo bombardamento. Julius Evola si trova nella capitale austriaca, ha appena finito di pranzare e, mentre si scatena la tempesta di fuoco, decide di uscire di casa. In Schwarzenbergplatz una bomba gli cade accanto, sbalzandolo contro un palchetto di legno situato al centro della piazza (circostanza che, stando alla testimonianza di Placido Procesi, probabilmente gli salvò la vita). Si sveglia poche ore dopo, in ospedale. Stupefatto, si guarda intorno: la […]

  

IANVA: Viaggio al termine dell’Europa

«Il Canone è qua»: si chiude così la traccia che dà il titolo all’ultimo lavoro dei genovesi IANVA, tra le realtà musicali più interessanti e complete dell’ultimo decennio italiano. Se diciamo complete è perché, in un’epoca d’imperante cachistocrazia e deculturazione artistica, ad un livello qualitativo musicale assai elevato IANVA aggiungono testi eccellenti, i quali sondano in profondità una civiltà intera, nelle sue luci così come nelle ombre. Canone Europeo è il loro ultimo album, preceduto dal dannunziano Disobbedisco! (2006), Italia Ultimo Atto (2009) e La Mano Di Gloria (2012). Canone Europeo costituisce in qualche modo la summa dei precedenti, raggiungendo […]

  

Addio a Nanni Svampa, poeta di una Milano sommersa

A settantanove anni, ieri sera, si è spento a Varese Giovanni Svampa. Per gli amici, per gli ascoltatori, per tutti, semplicemente Nanni. Classe 1938, praticamente fino all’ultimo dei suoi giorni aveva tenuto concerti e spettacoli in teatri e cabaret, scegliendo di cantare la sua Milano – una Milano, a ben vedere, parecchio diversa da quella che la mia generazione conosce e ha conosciuto. Una voce che, assieme a quella di un Gaber, uno Jannacci o un Walter Valdi, ha raccolto un testimone e ha deciso di riaprire le ferite di una città con ironia e sagacia. Con lui, ci si […]

  

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