Quando il punto di rottura su ORO e Argento?
Cari amici vi giro l’ aggiornamento su Oro e Argento che ricevo trimestralmente da una fonte che vuole restare anonima. A voi le considerazioni.
Sono diversi i Paesi Europei che stanno tentando di rimpatriare l’Oro depositato presso FED e Bank of England.
La Germania – a fatica – ha recuperato 120 tonnellate nel 2014, I’Olanda 122 e l’Austria circa 110.
A tal proposito è interessante constatare che l’ammontare di Oro detenuto in custodia dalla FED è sceso per il diciottesimo mese consecutivo e lo Stock complessivo ha raggiunto valori che non si registravano da decenni – un chiaro segnale di sfiducia.
Teniamo anche presente che la domanda di Oro fisico nel 2015 sta continuando a crescere a ritmi impressionanti; considerando solo le importazioni della Cina (+ 48% sul 2014) e dell’India
(+ 66% sul 2014) al mese di Agosto e proiettando questi dati alla fine del 2015, abbiamo un ammontare di Oro importato superiore del 20%-30% rispetto alla produzione mondiale prevista per tutto l’anno. Un paese come l’Inghilterra alla fine del primo semestre di quest’anno ha registrato, rispetto al 2014, un incremento delle esportazioni di Oro del 50%.
Le consegne di Oro fisico allo Shanghai Gold Exchange (diventato ormai il mercato più importante al mondo per lo scambio di fisico) stanno viaggiando al ritmo più alto di sempre.
Inoltre negli ultimi 6 mesi la Scotia Mocata, la più antica delle Banche che opera sui metalli e una tra le più significative di quelle che custodiscono l’Oro sul COMEX, ha visto scendere del 60% le riserve di Oro detenute dai suoi clienti. Nel medesimo periodo la stessa Banca ha diminuito dell’85% le riserve di Oro registrate sul COMEX – un altro chiaro segale di sfiducia.
Sono diversi mesi che il mercato dell’Oro è in Backwardations ed è per tale motivo che il costo per prendere Oro in prestito è in forte rialzo.
Ciò indica che trovare il metallo fisico con consegna immediata sia estremamente difficile.
Sembra evidente che la FED e le Banche Centrali satellite inizino a fare molto fatica per “controllare” il prezzo dell’Oro fisico, che costituisce il vero tallone di Achille della manipolazione.
Ritornando brevemente al mercato COMEX, dove di fatto si perpetua giornalmente la manipolazione dei prezzi della carta collegata ai metalli, un altro indicatore interessante è relativo all’ammontare totale delle Riserve di Oro dichiarate e depositate dalle Bullion Banks che risulta di poco inferiore alla domanda di Oro di un solo mese realizzata da Cina ed India.
Inoltre l’ammontare di derivati aperti sul medesimo mercato è superiore a 200 volte l’Oro disponibile per la consegna. Questo ratio è esploso negli ultimi mesi come conseguenza del fatto che l’Oro registrato dalle Bullion Banks continua a ridursi mentre per tenere sotto controllo i prezzi della carta le posizioni scoperte sono in aumento.
Per concludere sull’Oro dobbiamo anche tenere presente che dalla crisi del 2008 (default di Lehman) ad oggi, il debito mondiale è cresciuto di 60 Trilioni di USD e nello stesso periodo la produzione mondiale di Oro è stata poco meno di 1Trilione.
Il mercato dell’Oro potrebbe essere abbastanza vicino al punto di rottura e quindi prossimo a riprezzare significativamente verso l’alto nei confronti del Dollaro.
Questa situazione di insostenibilità sembra ancor più evidente se analizziamo quanto sta accadendo al mercato dell’Argento.
Il primo dato interessante riguarda l’India (primo paese al mondo per importazioni di Argento) che a fine Agosto registra importazioni di Argento superiori del 44% rispetto al 2014 ed a questo ritmo chiuderebbe il 2015 accaparrandosi il 37% della produzione mondiale di tutto l’anno di Silver (340 mln di once su 850 mln).
Pensate che l’ammontare di Argento importato in un solo mese dall’India è superiore a tutto l’Argento registrato dalle Bullion Banks sul COMEX e negli ultimi 6 mesi le riserve di Silver sul COMEX si sono ridotte del 30%.
D’altronde con un prezzo del metallo al di sotto del costo di produzione era prevedibile assistere ad una domanda di investimento molto forte e ad una produzione in rallentamento.
Questa situazione surreale ha generato un’enorme pressione su tutto il settore minerario che ha visto le capitalizzazioni di borsa crollare ai minimi storici in rapporto al prezzo dei metalli.
L’Oro sotto terra viene comprato a soli 7-10 Dollari l’oncia ed è per questo che recentemente alcuni grandi investitori hanno iniziato a mostrare forte interesse nel rilevare quote importanti di aziende minerarie.
Analizzando paesi come l’Australia (quarto produttore al modo di Argento) ed il Canada, emerge che la loro produzione di Silver nei primi 6 mesi del 2015 si è ridotta di circa il 30%.
Quindi con una domanda esplosiva di Silver, le aziende a causa di prezzi troppo bassi hanno iniziato a tagliare la produzione. Quanto potrà durare tutto ciò?
Credo poco ed un ulteriore segnale è dato da quello che si sta verificando sul mercato delle monete di Argento.
Chi compra oggi monete d’Argento sta pagando dei premi molto alti rispetto al prezzo del Silver, propio per la scarsità dell’offerta. La moneta più economica mostra un premio in acquisto del 27% sul Silver e la maggior parte delle altre monete hanno un premio del 40%-45%.
Tra queste alcune, Silver Eagles ad esempio, sono disponibili con consegna a Gennaio 2016.
I principali dealer sulle Silver coins segnalano che una domanda di questo tipo è senza precedenti.
Vorrei concludere con un ultimo dato per mettere in evidenza con quale velocità ci stiamo avvicinando alla prossima ed invitabile crisi monetaria: la Cina ha liquidato negli ultimi mesi il 16% dei Treasury USA detenuti e la metà di questi titoli nello scorso mese di Settembre.